sabato 6 ottobre 2012

Beauty Dish - La scelta della fotocamera




L'altro ieri è uscito il secondo articolo della rubrica di food photography che tengo su Honest Cooking. Lo trovate a questo link e lo riporto anche di seguito. Se vi siete persi il primo invece potete leggerlo sia qui che qui. Spero vi sia utile. Se avete qualche domanda siete i benvenuti!

"Eccoci con il secondo post della rubrica, il primo in realtà visto che nel precedente mi sono più che altro presentata. Da quando ho aperto il blog ogni tanto mi arrivano mail e messaggi di lettori che mi chiedono consigli vari: da come scegliere gli elementi da inserire nell’inquadratura, a come postprodurre una foto di food, a come gestire la luce naturale, a come scattare con poca luce ma quello che mi domandano maggiormente è: qual’è la macchina fotografica migliore per il food, quali gli obiettivi più adatti, di quale marca? E allora, dato che dobbiamo iniziare dalle basi, cosa c’è di più basilare che comprarsi una macchina fotografica per iniziare? Ora scommetto che vi aspettate nomi e modelli e che magari state già prendendo carta e penna per segnarveli. Beh, scordatevelo! Non vi dirò la solita frase “la foto la fate voi e non la macchina” perchè, anche se questo è vero, è pur vero che con alcune fotocamere e con alcuni obiettivi si possono fare cose che non sareste in grado di fare con altre qualitativamente minori. Il punto è che per capire, nella pratica, quanto l’avere una macchina fotografica di qualità superiore possa migliorarvi una foto, dovrete scattare di continuo, tutti i giorni, provando la macchina che già possedete in situazioni diverse. Farlo fino a quando non sarete voi stessi a sentire che quella che avete sotto le mani non vi basta più, per dei motivi diversi a seconda delle esigenze di ognuno. Quando sarà il momento adatto per cambiare macchina, questi motivi usciranno fuori e ve accorgerete da soli. Quindi, se state all’inizio, non sprecate soldi a prendervi la più costosa e performante che offre il mercato, perchè non saprete come sfruttare tutte le qualità che ha e, per quando le avrete imparate, ne sarà già uscita un’altra migliore e avrete buttato via del denaro. Qualunque sia la vostra macchina, da qui in avanti vi obbligo ad impostare la modalità M (manuale) fissa, perchè è l’unico modo per imparare. Se volete far fare tutto o metà del lavoro alla macchina significa che in realtà non vi interessa più di tanto e che vi accontentate. Non pensate che la modalità automatico sia la soluzione ai momenti difficili. E’ esattamente il contrario. Più la situazione è difficile (luce bassa, forti contrasti, ecc) più l’automatico va in crisi. E’ buono solo nelle situazioni standard e perfette già di loro, come una bella giornata di sole all’aperto. Per il resto avrete risultati scarsi o al massimo accetabili. Ogni impostazione serve ad uno specifico elemento e per ottenere esattamente quello che volete avete bisogno di sapere che risultato si ottiene modificandole ognuna singolarmente. Quando riuscirete a controllarle tutte e farle lavorare assieme nel modo giusto, avrete la foto che cercate. C’è solo una cosa che dovete tenere sempre in automatico ed è la messa a fuoco. Nelle macchine digitali, a differenza delle analogiche, non c’è un modo per vedere se siamo precisi quando mettiamo a fuoco manualmente quindi evitatelo come la morte. Solo in rare occasioni o per fare foto macro molto spinte dovrete ricorrere al fuoco manuale e vi assicuro che in quel caso, se nn avete un cavalletto o un soggetto fisso, vi darà parecchie noie. Se possedete già una compatta che abbia la possibiltà di scattare in manuale, può anche andare bene per iniziare (ma cercate appena potete di cambiarla con una reflex perchè la differenza è davvero sostanziale). Se invece dovete acquistarne una partite dalle reflex. Quelle base costano tanto quanto, e a volte anche meno, delle compatte che magari hanno lo schermo mobile, o la cover con colori fashion, o altre cavolate inutili. Solo quando conoscerete la vostra macchina come le vostre tasche, quando ne avrete usato e compreso ogni funzione, quando avrete il pieno controllo di quell’oggetto, potrete dire di volerla cambiare e passare di livello. Non ha senso farlo prima. Altro consiglio: se state all’inizio non compratevi tutta l’attrezzatura completa di luci esterne, tavoli da still life, ecc. La fotografia è un gioco costoso ed è cosa buona e giusta imparare prima a gestire la luce naturale o la luce ambiente che si ha a disposizione, poi più avanti provare a crearla con luci artificiali. Tanto più che per le foto di food abbiamo la fortuna di aver a che fare con soggetti molto piccoli per cui basta davvero poco spazio e anche solo un paio di pezzi di polistirolo bianco da imballaggio per gestire la luce naturale a nostro piacimento. Riguardo al solito dilemma Canon vs Nikon (che poi esistono anche altre marche, ma queste due per le reflex sono le migliori) in realtà per quanto i canonisti possano difendere il loro credo e altrettanto fare i nikonisti, non sono una migliore dell’altra (a volte vorrei avere per le mani un fissato Canon e un drogato Nikon e farli prendere a capocciate tra di loro, così per divertimento). Le due marche sono solo diverse e per sapere con quale vi trovate meglio, dovete provarle. La cosa che noterete subito all’inizio è la differenza della posizione dei comandi e dell’ergonomia. Quindi andate in un negozio, chiedete di tenerle in mano e provatele un po’, e se alla fine non saprete decidervi… prendete quella con l’offerta! Non sto scherzando. Valutate quella che, a parità di livello, costa meno. Io ho iniziato così, e ora, trovandomi bene con quella marca ed essendomi abituata a quella tipologia di comandi, quando cambio macchina rimango fedele al marchio. Un’ultimo consiglio/ordine: attaccate l’occhio al mirino e smettetela di fare i rabdomanti con le braccia allungate davanti a voi verso l’infinito, dimenticatevi del live view. Quella che vedete nello schermo è un’immagine già elaborata dalla macchina e quello schermetto ha una taratura, dei colori e una luminosità che non è detto siano quelli precisi che avrà poi la vostra foto. Il mirino è fedele e da lì potete anche vedere l’esposizione e correggerla al volo senza staccare la macchina dall’occhio mantenendo l’inquadratura.
Per adesso basta così. Nel prossimo post vi farò vedere come cambia una foto a seconda del tipo di obiettivo usato e quali sono quelli più utili per il food, così potrete capire quale preferite e valutare meglio quale acquistare."


P.S.: quella nella foto è una Kodak junior 620, una macchina stupenda del 1933.



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13 commenti:

  1. Letto l'articolo tutto d'un fiato già su Honest Cooking (ma lì mi pare di non poter commentare senza un profilo su FB, vero?). Woooow mi è piaciuto tanto quello che hai scritto! ^_^
    Sono d'accordissimo su quanto hai detto sulle fotocamere da acquistare: è vero che prima di tutto bisogna essere in grado di usarla, però a parità di fotografo l'attrezzatura fa la differenza. Ricordo che è stata la prima cosa che ho detto al corso che ho frequentato per "contestare" proprio quella frase "è il fotografo e non la macchina a far la fotografia"...io usavo una bridge che mi faceva a dir poco incacchiare perché non riuscivo ad ottenere ciò che volevo. Un giorno mio fratello di fronte al mio sconforto mi ha detto "ma guarda che non sei tu che non hai capito, è la macchina che ha dei limiti!". Ecco lì ho capito che era il momento di comprare una reflex. Devo dire però che sono contenta di aver fatto pratica anche con la bridge, perché in fin dei conti mi ha fatta crescere :)
    Per quanto riguarda la modalità di scatto, da un paio di mesi ho abbandonato l'Av per l'M e, nonostante i risultati siano ancora ben lontani da essere buoni, sono contenta perché mi sto divertendo un mondo! :D
    Grazie!

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    1. bene! sono contenta che hai riscontrato nella pratica quello che ho detto sull'articolo.Le cose vengono da sole quando è il momento. Su honest cooking purtroppo no, i commenti sono collegati a fb e infatti mi dispiace di questa cosa per chi nn ha fb o magari per chi vuole rimanere anonimo ma queste son cose che hanno deciso loro quando hanno creato il sito... tanto tranquilla che ripubblico sempre anche qui gli articoli ;)

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  2. Con questo articolo hai esposto praticamente tutto il mio pensiero...condivido ogni tua singola parola! Anche io ho iniziato con una reflex di base, proprio per imparare, la sto sfruttando ai massimi livelli e ancora (forse per colpa mia) non l'ho ancora esplorata completamente, sento che comunque mi manca qualcosa! Per quanto riguarda la marca, io avevo iniziato con una poi l'ho cambiata proprio per il motivo che dici tu, provare, provare...provare! Le reflex sono tutto un altro mondo e bisogna conoscerle ma anche adorare il semplice gesto di cambiare un'impostazione, amare quel valore di apertura pittosto che un altro, sentire i tempi giusti...che poi mica sempre sono quelli che trovi scritti sui libri, ognuno di noi ha il suo stile!
    Sarò una tua assigua lettrice e sostenitrice! A presto!
    ps:mai usato altro comando che M! ;D

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    1. ottimo! mi fa davvero piacere. Ognuno ha il suo stile, le regole in fotografia sono importanti all'inizio, per capire come funzionano le cose... poi sei libero di non seguirle ma dopo e consapevolmente, riuscendo a capire quando un "errore" è voluto e crea qualcosa di bello e quando invece è solo un errore dovuto ad ignoranza o disattenzione

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  3. eccomi, il tuo incubo!! :-)
    Allora, sottoscrivo ogni parola e aggiungerei delle riflessioni personali.
    Io scatto SEMPRE in manuale per il semplice fatto che l'obiettivo che ho scelto (per questioni economiche) non è autofocus e la mia reflex non ha il motorino nel corpo.
    Seconda questione: alcune foodblogger mi dicono che usano la modalita 'priorità di diaframmi' e compensano con la sovraesposizione (non potendo gestire il tempo). Fino ad un anno fa fotografavo anche io con quella modalità poi sono passata in manuale e non tornerei MAI indietro. Fotografare in priorità di diaframmi è come guidare con il cambio automatico: vai dove vuoi ma è la macchina che decide le marce per te :-)
    Ultima cosa (e non la dico io ma me l'hanno detta in tanti fotografi e non): Canon ha ottiche un po' meno costose di Nikon però ha come difetto una dominanza di rosso e quando ti trovi a scattare le foto ai pomodori, il risultato è un più sbilanciato rispetto a Nikon.
    Come al solito sei bravissima!!

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    1. bella noia un obiettivo manuale su una digitale senza motorino interno... però se ormai ci sei abituata e se fai foto "da studio" che puoi rifare nel caso di piccole imprecisoni allora nessun problema. Ti servirà sivuro per avere più occhio in questo. Però per fare foto in giro diventa molto noioso immagino. Alcuni dicono che con la canon si fanno foto più "calde" e con le nikon più "fredde" quindi anche li è questione di gusti. Poi tieni conto che se scatti in raw in mezzo secondo sistemi la temperatura colore come vuoi... pure ai pomodori troppo rossi! ;)

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  4. Il 50mm F/1,8 che uso per le foto di food, lo uso solo sul cavalletto e per quello scopo. Per fare reportage sarebbe impossibile... Grazie
    PS: io sono un po' purista: cerco di scattare subito nel miglior modo possibile, quindi di correggere le dominanti con il bilanciamento del bianco al momento dello scatto.
    Grazie per la risposta

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  5. già non vedo l'ora di leggere la prossima puntata. credo proprio che il tutto sia utilissimo. grazie! un bacino, sere

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  6. oddio..! Ma qui si parla usando una terminologia che io non conosco neanche...spero di poter essere in grado di seguirvi...e di imparare l'ABC...Posso fare un outing: non ho mai usato opzione M perché mi fa troppa paura, però mi rendo conto che bisogna fare un salto di qualità e un salto in generale, se no...si rimane sempre con le foto "accettabili!..
    Alla prosima...

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    1. tranquilla che farò un post dedicato a come usare il manuale e quindi all'esposizione, iso, tempi e diaframma. Spiegando tutto per bene. Ora intanto ho voluto dire di iniziare a prenderci mano, provare ad usarlo da soli per chi vuole. Chi non sa dove iniziare può aspettare i prossimi post. ;)

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  7. Cara Agnese, mi sono regalata la mia prima reflex a luglio ed ho fatto il salto da una compattina tascabile che mi faceva sentire in gabbia. Il concetto che hai espresso per il passaggio alla reflex e' davvero perfetto. Ho cominciato fin da subito a scattare in manuale e non ho piu smesso. Ho studiato il manuale della macchina ed utilizzato quello che avevo imparato con la mia prima Olympus quando ancora si usavano i rullini....la profondità di campo mi ha sempre affascinato e sono partita da li' . Pero ovviamente sento che ho necessita di parlare con qualcuno esperto, seguire un corso, insomma fare qualcosa per migliorare questa lingua che ancora mi fa fare conversazioni limitate. I tuoi post sono illuminanti. Un grande abbraccio. Pat

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    1. sono davvero felice che ti rimangano utili i miei per andare avanti con la fotografia. Sono contenta che hai iniziato col manuale e che non hai smesso... e come avrai notato anch'io ho una certa fissa per la poca profondità di campo (immagino volevi dire questo, il fatto di avere molto sfuocato). Finchè vorrai segui pure il mio blog o la mia rubrica su honest cooking ma se vuoi avere un confronto diretto sul campo pensa ad un corso. Un abbraccio anche a te

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