lunedì 27 giugno 2011

E i vincitori sono ...

Ecco qua le foto vincitrici del concorso:
- pacchero nero di "Accantoalcamino"
- flan di carote de "Le temps des Cerises"
- la panzanella de "La scimmia cruda"

Ora vi spiego perchè ho scelto queste tre e perchè non ho scelto le altre! 


La foto del pacchero nero era un'ottima occasione mancata nel senso che la ricetta era originale e ben impiattata e l'unico neo era appunto la fotografia. Nella foto erano sbagliati il bilanciamento del bianco (virato in azzurro) e l'esposizione (troppo scura) così ho riportato tutto a quello che avrebbe dovuto essere il colore originale prendendo come riferimento il piatto da far diventare bianco (i colori li ho dedotti perchè non avendo fatto io la foto non potevo conoscerli). Inoltre il taglio quasi quadrato era una scelta poco felice perchè il soggetto è ben svluppato in verticale ed è quindi meglio seguire la sua forma con una foto rettagolare e slanciata. Per questo ho ritagliato i lati e allungato un po' la tovaglia nella parte alta. Anche l'angolazione della foto (troppo dall'alto) penalizzava la verticalità schiacciando il pacchero e facendolo sembrare troppo tozzo così ho strecciato e distorto un po' l'immagine dando l'idea di un'angolazione più "dal basso". Poi ho rimpicciolito e raddrizzato un la punta d'asparago perchè era decisamente troppo grande rispetto alle dimensioni di tutto il resto (qui in realtà sarebbe bastato scegliere proprio un asparago più piccolo da utilizzare!). Come ultima cosa ho aumentato la nitidezza del ripieno perchè, essendo il punto dove per primo cade l'occhio, è bene che sia a fuoco. Per farlo ho selezionato solo la parte desiderata e ho utilizzato il filtro "sharpen" di photoshop.


La foto del flan di carote era buona come angolazione e il fatto che avesse altri elementi nello sfondo e non il soggetto singolo da solo, rendeva lo scatto più pieno e interessante. Quando si hanno più elementi però è bene farne risaltare uno, lasciando il resto un po' sfuocato e aumentando così anche l'idea di profondità. Per questo ho sfuocato un po' i due flan nel secondo piatto e ho aumentato la quantità di tavolo nella parte alta della foto. Inoltre era sbagliata l'inquadratura, ma per poco, e per questo era possibile intervenire. Lo notiamo dal fatto che gli elementi sono quasi tutti troppo vicini al bordo dell'immagine e uno (la fettina di carota e il prezzemolo in primo piano) è addirittura tagliato. Se si vuole tagliare qualcosa va fatto con criterio mentre in questo caso si capisce che non era voluto nè considerato quindi ho ricostruito le parti mancanti. Per la foglia ho preso la parte alta e integra e l'ho specchiata in verticale ruotandola un po' per adattarla mentre ho copiato la punta dalla seconda foglia distorcendola un po'. Per ricostruire la fettina di carota ho solo utilizzato un pennello dello stesso arancio della foto e ho direttamente disegnato gli spigoli (in questo caso potevo farlo perchè era un elemento a tinta unita e di forma regolare mentre per la foglia era impossiblie e sarebbe risultata troppo irreale). Poi sono passata a sistemare la luce. Questa è stata la parte più difficoltosa perchè nella foto erano presenti almeno 2 punti luce diversi (ce ne accorgiamo perchè il flan crea due diverse ombre sul piatto, una più forte e una meno intensa). Innanzitutto ho utilizzato lo strumento "Shadows/Highlights" di photoshop per ridurre un po' le ombre poi, su di un altro livello, ho utilizzato il pennello bianco con una trasparenza bassa (circa 20%) per uniformare il colore del piatto e cercare di eliminare le linee nette prodotte dalle ombre. Dato che neanche questo bastava, ho selezionato i due piatti bianchi, li ho copiati su un altro livello e ho utilizzato il filtro "gaussian blur" per sfuocare e uniformare il colore creando delle sfumature al posto delle linee di passaggio tra le ombre. Di seguito ho aumentato la luminosità modifando le curve di photoshop. Come ultimo ho ritoccato i difetti dei flan (alcuni buchetti e sbavature), ho eliminato le briciole sparse qua e là e ho aumentato la distanza tra i due piatti allontandoli un po' (è bene dare sempre il giusto spazio alle cose!).


La foto della panzanella era un esempio perfetto di flash usato male ed inoltre la forma a cuore era irregolare e poco definita. Anche in questo caso l'immagine è stata ritagliata con un formato quadrato che "costringeva" il cuore. Il formato quadrato è molto particolare e va usato con estrema cautela. Sono veramente poche le immagini che vengono risaltate da questo taglio perchè il quadrato serve a dare l'idea di staticità. L'occhio si blocca nel punto centrale della figura senza muoversi all'interno dell'immagine cercando dettagli e altri elementi. Se si è all'inizio è sempre meglio mantenere il formato rettagolare originale con cui si scatta, orizzontale o verticale che sia. Ho iniziato sistemando i contorni del cuore con il comando "liquify" grazie al quale è possibile spostare i pixel in modo fluido. Poi ho schiarito la foto fino ad ottenere uno sfondo bianco e non grigetto come nell'immagine originale e ho letteralmente disegnato con il pennello l'olio creando delle linee circolari per ottenere un po' di "movimento" attorno al soggetto. Sempre con "liquify" ho rimpicciolito le foglie di basilico perchè risaltavano troppo nascondendo il soggetto (il basilico deve decorare e non coprire e sarebbe stato opportuno scegliere delle foglie più piccine e regolari). Infine la cosa più difficile: eliminare quel brutto effetto dato dal flash forte e diretto che ha creato un ombra molto scura a sinistra e dei fastidiosi riflessi e puntini bianchi sul basilico, sul pomodoro e sul piatto. Con lo strumento "clone" ho tolto tutti i riflessi, poi ho eliminato l'ombra dipingendo, su di un livello sovrastante, uno strato bianco come lo sfondo fancendo attenzione a non coprire i bordi frastagliati del cuore.


Per non essere scortese con nessuno e per essere, se possibile, d'aiuto, vi dirò perchè non ho scelto le altre foto.


la torta pallone di "Cardamomo & co." - la torta è inquadrata troppo da vicino, non si vede la parte sotto e soprattutto il piatto o il fondo su cui è appoggiata. Questo normalmente non è un problema ma nel tuo caso si perchè è dolce particolare. E' talmente decorato e di una forma così insolita che sarebbe stato bene avere qualche elemento che ci facesse capire che fosse un qualcosa da mangiare (come appunto vederla appoggiata su di un piatto). Se qualcuno vedesse solo la foto senza leggere il tuo articolo, potrebbe anche pensare ad una scultura o comunque ad qualcosa di non commestibile talmente è precisa e ben fatta! La parte tagliata è vermanete troppa perchè io potessi ricostruirla da zero piatto compreso.

rotolo di pasta con ricotta e basilico de "La ginestra e il mare" - le foto necissitavano di pochissimi ritocchi perchè non avevano grandi problemi. Ho preferito scegliere chi fosse, diciamo, più bisognoso per dare l'occasione di spiegare alcuni tipi di intervento.


i ghiaccioli al caffè della nonna de "La banda dei broccoli" - le foto sono sgranate e assolutamente poco nitide, troppo perchè io potessi farci qualcosa. Inoltre le inquadrature sono sbagliate di molto perchè nella prima foto si vede il ghiacciolo appoggiato in orizzontale su un piano bianco mentre sarebbe stato bene che fosse sollevato in verticale o perlomeno appoggiato su un piatto o su qualcosa, mentre nell seconda è tenuto da un mano ma inclinato. Era meglio se fosse stato tenuto in verticale e se la mano fosse stata inquadrata molto di più.

muffin di "Timo e maggiorana" - le foto erano ben 7, ognuna avrebbe richiesto una gran mole di lavoro e non ho tutto questo tempo purtroppo ;-) La prima ha il watermark quindi non potevo modificarla, la seconda e la terza sono state scattate con il flash in un ambiente molto buio (il fatto di avere come fondo direttamente la teglia nera del forno non aiuta) e i riflessi erano troppo forti e grandi. La quarta e la quinta hanno delle brutte angolazioni e il fatto di aver utilizzato una simil gratella bianca di plastica avrebbe reso comunque la foto bruttina (prova ad usare degli accessori più belli nelle prossime foto e cerca di fare attenzione anche al contesto oltre che al soggetto vero e proprio). La sesta è mossa e la settima ha i muffin in primo piano fuori fuoco e gli ultimi a fuoco (dovrebbe essere il contrario).


zabaione allo zenzero su coulis di fragole di "Vissi d'arte e di cucina" - la prima foto avrebbe dovuto essere fatta in verticale perchè i tuoi soggetti sono dei bicchieri a calice (quindi degli elementi lunghi e slanciati). Avendoli inseriti in un contesto molto pieno e con una tovaglia a fantasia, era per me impossibile ricreare il contorno come ho fatto per il cuore della panzanella o per il pacchero. Inoltre hai tagliato la foto proprio a pelo del bordo del bicchiere mentre bisogna sempre lasciare spazio agli elementi presenti nella foto. Avresti dovuto inquadrare il bicchiere per intero prendendo anche la base. La seconda foto è una immagine fatta dall'alto e in quanto tale deve essere ben allineata e perfettamente perpendicolare. Tu invece ti sei un po' inclinata e lo notiamo perchè in alto è visibile una maggiore porzione di bicchiere rispetto a quella in basso. Inoltre era bene che il cerchio del bicchiere rientrasse completamente all'interno del tovagliolo rendendo la foto più simmetrica e geometrica (cosa importante nelle foto fatte dall'alto).


involtini di pasta fillo al quartirolo e amarene di "Oggi pane e salame, domani..." - stesso discorso del rotolo de "la ginestra e il mare"... troppo poco lavoro per me! ;-)


hamburger de "Lo spadellatore" - nella prima foto avresti dovuto prendere tutto il coltello perchè è un elemento "forte" che sembra stia pugnalando il panino quindi l'occhio sente il desiderio di vederlo per intero (era troppo incompleto perchè io riuscissi a ricostruirlo). Avresti dovuto fare uno scatto verticale o uno orizzontale ma da più lontano. Ottimo invece il livello di sfocatura dello sfondo! Nella seconda foto avrei avuto troppo poco lavoro da fare perchè è solo un po' scura e leggermente virata in azzurro. La terza era poco interessante di per se e la quarta quasi perfetta (fai attenzione perchè nella modifica che hai fatto di questa foto hai aumentato troppo la luminosità andando a bruciare la parte superiore chiara del pane rendendola troppo bianca).


una pizza sotto esame de "La ginestra e il mare" - l'inquadratura è sbagliata. Se volevi fotografare avendo in primo piano l'angolo della pizza dovevi inquadrarlo tutto senza tagliarlo e scattare in verticale per dare più fuga all'angolatura. Altrimenti per uno scatto orizzontale ti dovevi mettere davanti al lato lungo del soggetto. Inoltre il piatto che hai usato ha una fantasia bruttina ed è troppo lungo e laborioso togliere tutti i disegni e renderlo bianco.


gelato al mango e fiori di salvia di "(m)E-Food" - la prima foto ha un'inquadratura troppo strana e obliqua e sono tagliati sia i fiori che il mango. La seconda è in forte controluce, cosa da evitare assolutamente se non si ha un flash o una luce per illuminare il soggetto. Il controluce ha fatto si che i tuo bicchieri risultino estremamente scuri mentre il cielo nello sfondo completamente bianco. Nella terza foto hai utilizzato un flash diretto che non è arrivato ad illuminare bene il tavolo (probabilmente perchè il tuo flash è poco potente, i bicchieri sono abbastanza alti, e la distanza tra il falsh e il tavolo è troppa perchè la luci arrivi ad illuminarlo correttamente). Inoltre ti sei sicuramente messa troppo vicina al gelato e la tua macchina non è riuscita a metterlo a fuoco e ha invece messo a fuoco i disegni della tovaglia.


pesto di cavolo rosso di "Lilly in the kitchen" - anche qui avrei avuto pochissimo lavoro da fare. Ci sarebbe stato giusto da schiarire le parti in ombra tra il pesto e la tazzina e da strecciare un po' l'immagine .

biscotti di castagne di "Pappa e cicci" - foto quasi perfette, giusto più luminosità nella prima foto e parecchio meno contrasto nella seconda (ma in questo caso è più una questione di gusto perchè si vede che è volutamente forzato, conferendo un effetto particolare che può piacere, anche se non è uno stile molto legato alle foto di food).


insalata di pasta con salsa al curry di "Food & smile" - le foto hanno entrambe il watermark ed è quindi impossibile per me lavorarle (soprattutto se il marchio si trova sopra una fantasia così complicata come questo tipo di scacchi).


Arrivati a questo punto ci terrei a sottilineare che, come avete potuto constatare, il fotoritocco è utilissimo ma, se non si parte da una buona base, è impossibile arrivare ad avere un ottima immagine. Più riuscite a realizzare direttamente un buono scatto, migliori saranno le possibilità di ottenere un'immagine di qualità. Inoltre la postproduzione pesante richiede tempo ed esperienza ed è sempre meglio valutare bene prima di scattare per lavorare meno davanti al pc poi.


Infine vorrei ringraziare tutti quelli che hanno partecipato al sondaggio! Sono alquanto felice di costatare che ben il 64% di voi utilizza una reflex. Avere questo tipo di macchine permette di realizzare scatti migliori ma soprattutto di poter migliorare imparando a sfruttarle appieno. Mi rattristo invece per quel 5% che utilizza il cellulare. Con i telefonini non si ha alcun controllo dell'immagine e, apparte inquadrare, non potrete fare altro. Gestiscono tutto loro in automatico e anche male, e la risoluzione è quasi sempre scarsa...a meno che non abbiate un iphone o uno smartphone di ultissima generazione....ma anche in questo caso, rimane il fatto che per fare una buona foto (tecnicamente parlando) serve una macchina fotografica e su questo non ci piove!



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giovedì 23 giugno 2011

Millefoglie alla crema chantilly e fragole


Questa torta è un classico che piace quasi a tutti. L'avevo preparata tempo fa per un'amica e l'ho utilizzata ora per la rubrica "Gusto" de L'infiltrato. Nonostante la torta possa andare bene anche per 6-7 persone, devo dire che io e la mia amica abbiamo contributo a farla fuori quasi tutta lasciandone giusto un po' per i miei coniquilini! E' stata un'ottima merenda e l'abbiamo accopagnata con un brut rosè di Garofoli (casa vinicola del mio paese di cui vi ho già parlato).


Di seguito vi riporto le due righe che ho scritto nell'articolo sulla curiosa storia dell'inventore della vera crema chantilly.

In Italia chiamiamo "crema chantilly" un composto formato dall'unione di crema pasticcera e di panna montata. In realtà questo composto dovrebbe chiamarsi crema diplomatica perchè la crema chantilly francese originale è composta solo da panna fresca, zucchero a velo e vaniglia. Questa ricetta quindi andrebbe più correttamente chiamata "millefoglie alla crema diplomatica e fragole". La crema chantilly venne inventata nel diciassettesimo secolo da François Vatel, sovraintendente alla cucina del castello francese di Chantilly, per l'appunto. Vatel passò alla storia non solo per la crema e per la sua creatività culinaria, ma anche per il suo suicidio. Nel 1671 durante la visita del re Luigi XIV alla residenza di Chantilly, ci furono alcuni problemi legati all'organizzazione dell'evento: gli ospiti furono maggiori delle aspettative e l'arrosto non bastò per tutti, i costosissimi fuochi d'artificio vennero coperti dalle nuovole e non arrivò il grande quantitativo di pesce richiesto. Vatel vide perso il suo onore e il suo prestigio e decise di chiudersi in camera trapassandosi con una spada. Poco dopo la sua morte iniziarono ad arrivare gli abbondanti cesti di pesce ordinati da tutti i porti. Questa storia rimase celebre nei secoli tanto da portare alla realizzazione di un film su questo personaggio intitolato proprio "Vatel" e interpretato da Gerard Depardieu.



Dosi per : 6-7 persone    Difficoltà : media    Tempo : 45 min
Ingredienti :
  • 300 gr di pasta sfoglia
  • 4 tuorli
  • 100 gr di zucchero
  • 40 gr di farina
  • 400 ml di latte
  • 1 bacca di vaniglia
  • 150 ml di panna zuccherata da montare
  • 300 gr di fragole
Procedimento : 
Prima di tutto preparate le crema: montate i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso e omogeneo. Poi versate il latte a filo precedentemente aromatizzato a caldo con i semi della vaniglia, e la farina setacciata. Mescolate bene e mettete tutto su una pentola a fuoco basso facendo cuocere per una decina di minuti mescolando continuamente. Fate raffreddare la crema e nel frattempo montate la panna. Quando la crema sarà completamente fredda aggiungete la panna mescolando dal basso verso l'alto con un cucchiaio. Ora che la chantilly (o meglio la diplomatica) è pronta stendete la pasta sfoglia il più sottile possibile fino ad ottenerne 3 strati della stessa misura. Bucherellate la pasta con una forchetta e cuocete i tre strati in forno a calore medio per 15/20 minuti (se avete un forno a gas girate gli strati a metà cottura e fate attenzione a non bruciarli). Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Con un coltello rifinite i bordi della sfoglia per creare dei cerchi dello stesso diametro e tenete da parte i ritagli e le briciole. Sistemate il primo strato direttamente sul piatto, spalmatelo di crema e aggiungete metà delle fragole tagliate a pezzetti. Appoggiate sopra il secondo strato di pasta e spalmate con la restante crema, ricordandovi di lasciarne da parte un paio di cucchiai. Aggiungete l'altra metà delle fragole. Ora adagiate sulla torta il terzo strato di pasta. Frantumate i ritagli di torta fino ad ottenere delle briciole, spalmate i lati della torta con la crema rimasta e ricoprite con le briciole. Spolverate la torta con lo zucchero a velo e se volete decorate con delle fragole intere e dei ciuffi di panna montata.


P.S. : Non mi sono dimenticata del concorso, tranquilli! E' solo che è un periodo un po' pienotto per me e devo trovare un attimo di tempo per modificare le tre foto prescelte (si, ho già deciso quali sono ma non ve lo dico)! Nel frattempo pubblico i post che ho avevo già preparato per L'infiltrato in modo da non tenere il blog fermo per troppo tempo. Abbiate pazienza!


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lunedì 20 giugno 2011

Uova "buone" o uova "cattive"? Evita il 3 e scegli lo 0!


Se vi state chiedendo che cavolo di senso abbia il titolo di questo post significa proprio che dovete soffermarvi a leggere bene quanto segue. Avete presente il codice impresso nelle uova che comprate al supermercato? Sapete qual'è il suo significato? Nell'ultimo articolo che ho scritto per "L'infiltrato" cerco di spiegarlo e di mettervi in grado di scegliere con cognizione di causa che tipo di uova comprare. Vi riporto l'articolo così come lo trovate nella rubrica "Food&wine".

Uova "buone" – il significato del codice impresso sulle uova e l'orrore degli allevamenti in batteria

Le uova sono uno degli ingredienti base della cucina di quasi tutto il mondo. Le consumiamo in quantità spropositate, e non parlo di frittatine o di ovetti sodi... ma di tutti i tipi di pasta, impasti e dolci che le contengono! Sono pochissime le persone che le comprano direttamente dal contadino di fiducia, e i più che si recano al supermercato si trovano davanti decine di confezioni diverse, provenienti da altrettante aziende. Il problema è capire in base a cosa scegliere e quali sono le differenze. Ogni uovo ha un codice impresso nel guscio ma quasi nessuno sa a che cosa serve. La data di scadenza è impressa nell'incarto e allora che cos'è quel mix di numeri e lettere? E' quello che serve a far capire se un uovo è "buono" o "cattivo" e non solo qualitativamente ma soprattutto eticamente. Quel codice indica il tipo di allevamento di provenienza, la nazione d'origine e la provincia ma è bene analizzarlo in dettaglio. Il primo numero può essere 0, 1, 2 o 3 e indica la tipologia di allevamento delle galline ovaiole. Lo 0 rappresenta l'allevamento biologico: le galline razzolano liberamente sia all’esterno che all’interno di un capannone e ogni gallina ha a disposizione almeno dieci metri quadrati di spazio. Il terreno all’aperto è ricoperto da un manto erboso e comprende un piccolo stagno. Nel pollaio ci sono anche dei galli e le razze scelte sono tra le piu’ robuste e meno esposte a malattie anche se non estremamente produttive o di rapido sviluppo corporeo. Il mangime è costituito da cereali e mais ed è vietato l'uso di additivi per favorire la crescita, mangimi modificati geneticamente o composti da farine di pesce e scarti di altri animali. L' 1 rappresenta l'allevamento ruspante: le galline possono muoversi all’aperto per alcune ore e ognuna ha a disposizione quattro metri quadrati di spazio. Il terreno all’esterno è coperto da vegetazione. Il 2 rappresenta l'allevamento a terra: le galline si muovono liberamente ma in un ambiente chiuso. Ci sono sette animali per metro quadrato e parte del pavimento è cosparso di granaglie. L’illuminazione e’ sempre artificiale e nei capannoni, colmi di animali e quindi poco arieggiati, si puo’ svilluppare un’alta concentrazione di ammoniaca che rende aggressivi i volatili. Per evitare che gli animali si feriscano a vicenda, viene loro mozzato il becco bruciandone o strappandone la punta e non rendendoli mai più in grado di beccare normalmente. Il 3 rappresenta l'allevamento in batteria: le galline vengono allevate esclusivamente in gabbie di filo di ferro alte 40 cm e in un metro quadrato ne vengono stipate 18 impilando le gabbie in verticale. In pratica ogni gabbia è grande come una scatola di scarpe e la gallina la riempie totalmente senza possibilità di girarsi o muoversi. L'immobilità totale, la mancanza di aria pulita e la luce artificiale costante rendono gli animali soggetti a virus e a gravissime patologie. Questo tipo di allevamento verra’ abolito in tutta Europa dal 1 gennaio 2012. Dopo il primo numero, nel codice seguono due lettere che indicano la nazione di provenienza (IT sta per Italia, DE per Germania, ecc.). I successivi tre numeri rappresentano il codice del comune nel quale vengono allevate le galline, le seguenti due lettere sono la sigla della provincia (RM sta per Roma, AN per Ancona, ecc.) e le ultime tre cifre sono il codice dell'allevamento. Ovviamente le uova con il numero 3 costano poco, a volte anche meno della metà di quelle con il numero 0, perchè le aziende hanno meno spese sia per quel che riguarda il mangime che soprattutto per la quantità ridotta di terreno. Inoltre rendono artificialmente più produttive le galline con conseguente aumento del numero di uova da poter vendere. Nei supermercati italiani l'80% delle uova in vendita provengono da allevamenti a batteria e spesso le persone scelgono unicamente in base alla convenienza del prodotto. Ma siete sicuri di voler ancora risparmiare quell'euro di differenza sapendo cosa comporta? Veramente sareste in grado di mangiare uova numero 2 o 3 senza avere sensi di colpa? Le parole non sempre bastano mentre le immagini, pur difficili da vedere, raggiungono più facilmente lo scopo. Per questo il consiglio è di vedere i seguenti video per poter scegliere con cognizione di causa. Li trovate a questi link:





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giovedì 16 giugno 2011

Corso di fotografia con vacanza al monte Rosa!










Ho il piacere di annunciare che dal 21 al 24 luglio terrò un corso di fotografia base presso il bellissimo "Le Rocher hotel"  a Champoluc, in Valle d'Aosta ai piedi del Monte Rosa. Una fresca e sana vacanza di 4 giorni nella quale unire momenti di relax, passeggiate con panorami stupendi, ottime cene proposte dal ristorante dell'hotel e la possibilità di imparare i fondamenti della fotografia. Ci saranno lezioni teoriche da 2 ore e lezioni pratiche di 3 ore abbinate ad escursioni e trekking semplici e panoramici. Per il programma completo e informazioni riguardo all'intero pacchetto offerto visitate pure il blog dell'hotel. Per me sarà la prima volta in Valle d'Aosta (ebbene si!) e non vedo l'ora di iniziare questa esperienza che sarà sicuramente divertente e formativa. Il posto offre tantissimo ed è la cornice perfetta per prendersi una pausa dal caldo estivo. Le montagne sono tra le più belle del mondo (tutti ci invidiano le Alpi) e l'ultima lezione del corso potrete sceglierla voi tra due alternative: foodphotography o fotoritocco digitale. L'albergo dispone anche di un centro benessere con vasca idromassaggio, sauna e bagno turco, nel quale potrete riposarvi dopo le uscite....insomma cosa volte di più? Inoltre se verrete sarà anche un modo per incontrarsi dal vivo dato che, conoscersi attraverso il blog e scambiarsi idee è bellissimo, ma parlarsi faccia a faccia è sicuramente un'altra cosa! Ora vi lascio tentare da alcune foto del posto, dell'hotel e delle cene che offre!


Se decidete di partecipare o anche solo se vi piace l'iniziativa, potete condividere la locandina del corso nel vostro blog scaricandola all'indirizzo http://www.agnesegambini.it/scambio/locandina-corso.jpg, scegliendo "aggiungi un gadget" e inserendola come foto linkandola.

Vi aspetto lassù!
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martedì 7 giugno 2011

Sondaggio!


Dai commenti al post del concorso stanno emergendo alcuni argomenti e quesiti fotografici che necessitano di una premessa per essere trattati. Che tipo di macchina fotografica utilizzate per realizzare i vostri scatti di food? Non parlo di marca o modelli ma solo di tipologia (reflex, compatta, cellulare). A questo scopo ho aperto un piccolo spazio sondaggi nella colonna a destra nel quale potete selezionare la vostra risposta. Il sondaggio scade nello stesso giorno della chiusura del concorso. Rispondete e se avete commenti o curiosità da chiedere, sapete come fare e io risponderò! ;-)

P.S: la foto rappresenta una vecchia pentax analogica smontata in ogni sua minima parte. L'ho trovata nel web ma non sono riuscita a risalire al link originale per inserire il credit dell'autore. La trovo stupenda ... anche perchè la prima macchina fotografica che ho avuto tra le mani è stata proprio questa, lo stesso modello, ed è ancora perfetta e funzionante nel mio cassetto. Ogni tanto la rispolvero....ma troppo poco in realtà. Un rullino da 36 può durarmi un anno! Ormai sono viziata dalla comodità del digitale ma riprendere in mano i rullini è sempre un piacere e mi riapre ricordi stupendi.

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domenica 5 giugno 2011

Muffin allo yogurt e cranberries


Adoro i cranberries! Sono rossi (e come ormai sapete mi lascio spesso influenzare da questo colore), piccoli e con un sapore a metà tra il dolce e l'aspro che li rende perfetti a mio avviso. Qui in Italia si vendono essiccati in bustine (appena li vedo in qualche negozio ne faccio scorta) e quando vado all'Ikea compro sempre il Saft lingon (sciroppo di cranberries) e i biscotti all'avena e cranberries di cui non ricordo proprio il nome (impronunciabile). Se vi state chiedendo se i cranberries sono la stessa cosa dei mirtilli rossi, beh, la risposta è no. Sono delle bacche che crescono nel nord-america e hanno un colore più scuro e violaceo dei nostri mirtilli rossi. Inoltre fanno benissimo perchè prevengono le infezioni alle vie urinarie e quasi tutte le medicine per questo tipo di problemi hanno le suddette bacche come principale componente. Venivano usati come medicina già dai Nativi del nord america. Crescono su una pianta bassa, legnosa tipo la vite, e con piccole foglie ovali.



Nell'impasto di questi muffin ho aggiunto anche dello yogurt (il che li rende un po' più compatti) e per decorarli ho comprato dei ribes proprio perchè i cranberries freschi sono praticamente impossibili da trovare qui da noi! All'interno invece ho inserito i cranberries secchi. Dolcetti del genere sono ottimi per accompagnare un tè o per una merenda con succhi di frutta e bevande rinfrescanti.




Dosi per : circa 10 muffin    Difficoltà : media   Tempo : 15 min + 30/45 min di forno
Ingredienti :
  • 300 gr di farina
  • 50 gr di cranberries secchi
  • un cucchiaino di lievito in polvere
  • 150 gr di zucchero
  • 125 ml di latte
  • 125 ml di yogurt bianco
  • 1 uovo
  • 60 gr di burro
  • sale
Procedimento : 
Fate sciogliere il burro a bagnomaria. Nel frattempo setacciate la farina e aggiungete il lievito, un pizzico di sale e lo zucchero. In un’altra ciotola mescolate il latte, lo yogurt, l’uovo, il burro fuso e incorporate il tutto agli altri ingredienti già mescolati. Inserite i pirottini di carta negli stampi per i muffin e versateci un pò di impasto fino a riempirli per un terzo dell'altezza. Poi inserite 3-4 cranberries e ricopriteli con altro impasto fino a riempire i pirottini per 2/3  della loro capienza e completate affondando altri 3-4 mirtilli sopra. Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per 30-45 min, fino a quando i muffin non saranno leggermente dorati. Verificate lo stato della cottura immergendo uno stuzzicadenti in uno dei muffin (se non vi rimarranno residui attaccati significa che sono pronti). Serviteli leggermente tiepidi o freddi e decorateli con dei mirtilli rossi o dei ribes freschi.


Con questi muffin partecipo al contest "L'ora del tè" de "La ciliegina sulla torta"!

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mercoledì 1 giugno 2011

Concorso strano e vediamo come va ...



I blog di food sono pieni di concorsi di cucina, di ricette e di fotografia e non ho intenzione di aprirne uno di questo tipo anche perchè non avrei premi da mettere in palio! Quello che vi propongo è un esperimento un po' diverso che mi servirà anche da test per un'idea che mi è venuta per ampliare questo blog con post che si distaccano dalla solita ricetta con foto. Girovagando per il web ho trovato dei blog stupendi e ho scoperto che molti foodblogger sono anche ottimi fotografi. Però ho trovato moooolti altri blog interessanti per contenuti e idee, con ricette originali e invitanti ma con foto non adatte o venute male. Questo è un peccato perchè l'immagine è molto importante (è la prima cosa su cui va l'occhio) e se la foto non rende l'idea del piatto, anche la ricetta ne potrebbe risentire. Allora mi è venuta l'idea di iniziare a pubblicare dei post che parlano anche delle foto che realizzo e non solo delle ricette, in modo da dare dei consigli pratici a chi ha voglia di migliorare le proprie immagini. Non voglio fare la maestra o la prof di nessuno, anche perchè ci sono migliaia di persone che fanno foto 100 volte più belle delle mie però vorrei condividere delle idee con chi invece sta iniziando ad appassionarsi di foodphotography o con chi vuole solo rendere più invitanti i propri post. Una foto per essere realizzata bene deve tener conto della composizione, dell'accostamento dei colori e della luce ma a volte capita che sia impossibile gestire tutto, magari perchè si ha una situazione di luce pessima e non si hanno a disposizione flash e luci da studio, oppure perchè si è all'aperto e si vuole fotografare qualcosa che accade velocemente, ecc. E allora, oltre che sapere come effettuare dei buoni scatti, potrebbe essere utile sapere anche come poterli migliorare dopo, con l'aiuto del computer ... Ma il concorso cosa c'entra? Beh, per farvi capire quanto tutto questo possa fare la differenza, e per vedere se può essere un argomento che vi interessa oppure no, ho pensato che chi voleva poteva inviarmi una foto scattata ad un proprio piatto o una qualsiasi foto che vorrebbe pubblicare in un proprio post (vanno bene anche foto di fiori, paesaggi, foto di persone, scattate durante sagre, feste, eventi, ristoranti, ecc.) e tra quelle che mi arriveranno ne sceglierò 3 da postprodurre e migliorare con photoshop e per ognuna vedremo insieme su cosa sono intervenuta in dettaglio e quali sono i suoi difetti e i suoi  pregi. In questo modo potrete rendervi realmente conto di quello che si può o non si può fare e di cosa va migliorato. Sceglierò le 3 foto che si presteranno meglio a delle modifche evidenti e chiare e, quando pubblicherò le immagini postprodotte, gli autori potranno scaricarle ed usarle nel proprio blog o a proprio piacimento. Inoltre mi piacerebbe iniziare una sorta di sondaggio-forum su quali argomenti (sempre a tema fotografico) vi interessano, su alcuni vostri dubbi e curiosità e i commenti ai post diventeranno un modo per scambiarsi consigli e idee. Insomma... se volete sapere qualcosa in più su come realizzare i vostri scatti chiedete pure e io o chiunque voglia e sappia rispondere, potrà farlo ricommentando a sua volta. Se usciranno fuori temi generali e più complicati da spiegare in un singolo commento, potrei considerare l'idea di dedicare un post apposito magari con esempi e immagini. Che ne dite? ....

Per partecipare bisogna :
  1. Pubblicare un post sul vostro bolg nel quale inserire la foto in questione (in formato grande e senza watermark), la locandina del concorso e il link a questa iniziativa. 
  2. Lasciare come commento a questo post il link al vostro post in modo che io possa rendermi conto di chi partecipa.
  3. Inserire la locandina del concorso in una colonna del vostro blog linkandola a questo post. L'immagine la trovate a questo indirizzo (http://www.agnesegambini.it/scambio/locandina.jpg), scaricatela, scegliete "aggiungi un gadget" e inseritela come foto linkandola.
  4. Se volete mi farebbe piacere che diventaste miei sostenitori sguendomi come "follower" su blogspot o su facebook ma non è obbligatorio! ;-)
  5. La scadenza del concorso è domenica 19 giugno 

Qui sotto vi lascio tre esempi di foto che ho scattato male e che poi ho recuperato con il pc. Nella prima mi sono accorta all'ultimo minuto che il telo bianco che uso come sfondo era completamente spiegazzato e andavo troppo di fretta per mettermi a stirarlo! ;-) Nella seconda c'era una leggera nebbiolina fastidiosa che filtrava la luce del sole appiattendo tutti i colori. La terza foto invece è stata scattata all'interno della sala di un ristorante illuminato da luci basse, soffuse e anche leggermente virate in verde...e ovviamente non avevo con me il flash!




    Le foto che partecipano al contest sono :


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