E' Natale...cioè, in realtà è già passato ma l'atmosfera persiste e credo durerà fino a capodanno quindi, anche se un po' in ritardo, faccio tanti auguri a tutti! Come avrete notato non ho postato nulla ultimamente e purtroppo credo sarà così per parecchi giorni ancora. Il motivo è molto semplice. Passo le feste a casa dei miei nelle Marche e qui ho un pc che risale al dopoguerra ed è già tanto se riesce a collegarsi. In questi giorni è anche infestato da un virus e lo schermo (vecchiotto anche lui) sta lentamente degenerando ed ha quasi perso gran parte delle tonalità rosse quindi non oso assolutamente scaricare le mie foto raw in questa carcassa ne tanto meno postarle perché non sarei in grado di percepire i colori correttamente! Ne consegue che, dato che per me la componente fotografica di questo blog è fondamentale, non pubblicherò nulla finché non avrò sottomano un computer decente. Inoltre c'è da aggiungere che il natale è fatto anche per stare a casa con i parenti, rilassarsi e cercare di uccidersi piacevolmente con quantità di cibo abnormi e in tutto questo proprio non è incluso lo stare da soli davanti allo schermo di un pc. Fotografare invece è incluso nel pacchetto natalizio e dato che mi sto dando parecchio da fare, dopo le feste mi prenderò un po' di tempo per scaricare e sistemare tutti gli scatti e non mancherò di mostrarvi con cosa mi sono saziata fino alla morte in questo periodo di delirio mangereccio. Nei giorni precedenti al 24 mi è anche venuta la bella ma un po' massacrante idea di preparare dei pensierini cibosi per le persone con cui avrei condiviso il natale. Se mi fossi messa all'opera prima sicuramente sarebbe stato meno faticoso ma d'altronde io non riesco a fare a meno di preparare tutto all'ultimo minuto, anche se ci provo spesso. C'è da dire poi che ho dovuto preparare questi pensierini a Roma e portarli in treno fin qui sperando di farli arrivare intatti e di non disintegrali nel caos della valigia. Nonostante tutto questo ho voluto comunque scrivere qualche riga per augurarvi di passare delle feste belle e buone e piene di moscato, spumante, champagne o qualsiasi cosa sia ottima per accompagnare un panettone! Vi saluto con un video meraviglioso di un gatto altrettanto meraviglioso realizzato da un uomo geniale...Simon's cat in versione natalizia.
domenica 26 dicembre 2010
mercoledì 22 dicembre 2010
Lassì alle spezie
Fuori fa freddo e tra due giorni è Natale...e allora come mi viene in mente di fare un Lassì ???? Non sono pazza (almeno spero), è solo che ogni tanto mi va qualcosa di dissetante e particolare, un po' come è successo con il frullato di pera e cachi l'altro giorno. Ho sempre preparato questa bevanda d'estate con frutta come anguria, melone e fragole, poi ho scoperto che la ricetta originale prevede solo spezie, miele e un pizzico di sale (la versione con la frutta in pratica è una rivisitazione dolce occidentalizzata). Così ho voluto provare...ed è buonissimo! Non è certo adatto a chi non ama sapori particolari e contrastanti o a chi è patriotticamente fedele ai gusti italiani. E' una bevanda molto rinfrescante a base di yogurt originaria del Punjab, regione dell'India, ed ha varie proprietà benefiche: favorisce la digestione, rafforza la flora intestinale, apporta fermenti lattici vivi, enzimi, calcio, proteine, vitamine del gruppo B. Viene bevuta durante i pasti ed in particolare assieme ai cibi piccanti.
Dosi per : 2 Difficoltà : super facile Tempo : 3 min
Ingredienti :
- 125gr di yogurt greco o di yogurt bianco magro
- 1 cucchiaino di miele
- 6 cubetti di ghiaccio o dell'acqua molto fredda
- un pizzico di sale
- cannella
- noce moscata
- chiodi di garofano
Procedimento :
Frullate lo yogurt con i cubetti di ghiaccio o con l'acqua. Se avete il frullatore potete permettervi il ghiaccio mentre se utilizzate il minipimer accontentatevi dell'acqua pena la distruzione delle lame del pimer! Utilizzate lo yogurt greco se volete che il lassì sia più denso, quello normale se lo preferite liquido. Aggiungete il miele, le spezie e il sale e frullate ancora un po'. Deve essere bevuto freddo quindi, se ne fate più di quello che vi serve, conservatelo in frigo e prima di consumarlo mettetelo per un po' in congelatore. Potete servirlo a mo di margarita mettendo del miele sul bordo del bicchiere e facendoci aderire sale o zucchero di canna e spolverare con del cioccolato in polvere non zuccherato.Pin It
Spaghetti integrali con creme di peperone e pomodoro
Questo è un piatto della serie "vediamo cosa possiamo fare per cena con quel poco che è rimasto in frigo"! Gli spaghetti integrali li avevo comprati in un supermercato biologico che ho praticamente sotto casa ma di cui non mi ero mai accorta! Appena entrata sono stata colpita dalla sindrome del "compro tutto" dato che in realtà più che un vero supermercato è un alimentari ben fornito di cose provenienti anche da africa e asia. Costa parecchio ma purtroppo il mercato oggi è diventato una macchina infernale per cui, per assurdo, i prodotti naturali e normali, coltivati con i metodi più semplici, costano il triplo di quelli industriali. Il prezzo elevato è stata l'unica cosa che mi ha impedito di prelevare metà negozio! Altra cosa che giace nel mio frigo da tempo è il doppio concentrato di podoro. Non l'avevo mai usato fino ad ora ed è entrato in casa mia grazie a due ragazze tedesche che, ospiti qui da me, una sera decisero di cucinare una cenetta berlinese e fecero la spesa per l'occasione. Usarono un po' di concentrato assieme alla philadelphia per realizzare una salsa da mettere su delle polpette di carne e verdure. Il peperone giallo stava al limite massimo per essere usato e chiedeva pietà così ne ho fatto una crema con un formaggio fresco. Ho cercato di abbinare gli ingredienti anche in base ai colori che potessero star bene con gli spaghetti integrali (molto più scuri degli altri) mantenendo delle tonalità calde.
Dosi per : 2 Difficoltà : facile Tempo : 20 min
Ingredienti :
- 200gr di spaghetti integrali
- 1 peperone giallo
- 50gr di doppio concentrato di pomodoro
- formaggio fresco tipo philadelphia
- olio
- pepe
- sale
- qualche fogliolina di salvia
Procedimento :
Pulite e tagliate a dadini il peperone, poi fatelo cuocere in padella con l'olio a fuoco basso e col coperchio. Nel frattempo fate bollire l'acqua e cuocete la pasta. Quando il peperone diventa molto morbido, toglietelo dal fornello e frullatelo con il formaggio fresco aggiungendo un pizzico di sale. Se la crema è troppo densa aggiungete un goccio di latte per diluirla. In un pentolino mettete il concentrato di pomodoro ed allungatelo leggermente con l'acqua di cottura della pasta tenendolo sul fuoco per qualche minuto. Scolate la pasta, conditela con le due creme e spolverate col pepe. Impiattate con delle foglioline di salvia precedentemente lavate ed asciugate.
lunedì 20 dicembre 2010
Dolcetti di Natale a piazza Navona
Come tutti i romani sanno, dai primi di dicembre piazza Navona diventa un mercatino a cielo aperto dove comprare pupazzi per il presepe, befane, addobbi per l'albero di natale e soprattutto dolci! Ci sono moltissimi banchi che vendono torroni, biscotti, croccanti, ciambelle e dolciumi di vari tipi. Sono consapevole del fatto che non sono cose sane, che non sono minimamente artigianali, che è meglio non pensare a cosa contengono e che alla fine quasi tutti i banchi vendono le stesse cose allo stesso prezzo, però se ci passo davanti non posso fare a meno di prendermi qualcosa di natalizio e colorato.
Quest'anno mi sono portata a casa biscotti a forma di albero, dolcetti al rum glassati col cioccolato, spaghetti al gusto di fragola e caramello e i classici candy cane. In compenso ho resistito alla tentazione di prendere un finto salume o formaggio fatto in realtà di tipi di cioccolato diverso, un po' di ciambelle glassate alla Homer Simpson e le mele rosse caramellate! In questo periodo, dato i tempi bui, vado a risparmio, e per soddisfare la mia golosità preparerò gli altri dolci di cui ho voglia invece di comprarli...tanto alla fine sono quasi sempre anche pù buoni! ;-)
domenica 19 dicembre 2010
Frullato di cachi e pera
Adoro i frappè e i frullati. D'estate mi nutro in gran parte grazie a loro, ai gelati e alla frutta e mi dispiace che d'inverno sia molto difficile trovarli in giro, soprattutto a causa della chiusura delle gelaterie. Per questo ho iniziato a farli in casa, e anche perchè, ammettiamolo, sono una delle cose più facili e veloci da preparare in cucina!
E' sempre cosa buona e giusta usare frutta di stagione per la freschezza, il sapore e anche la maggiore economicità rispetto a quella fuori periodo quindi ho scelto i cachi e le pere. Date le forti proprietà energetiche dei cachi, questo frullato è adattissimo a chi a fa sport o sta sempre in movimento, ai bambini e a chi si sente un po' giù.
Prendete i cachi più morbidi che trovate, quelli fatti maturare per ammezzimento, non quelli più duri appena raccolti perchè sono ricchi di tannino che li rende acerbi. Per capirci scegliete quelli che vengono venduti a tre nelle confezioni di polistirolo e non quelli venduti nelle casse come viene fatto per le mele o le arance.
Dosi per : 2 Difficoltà : facile Tempo : 2 min
Ingredienti :
- 1 cachi
- 1 pera
- zucchero
- yogurt bianco
- latte
Procedimento :
Sbucciate la pera e tagliatela a pezzetti, poi spellate il cachi ed eliminate i semi. Mettete la pera e la polpa del cachi nel frullatore insieme ad un po' di latte, di yogurt bianco e di zucchero. Le dosi di questi ultimi tre ingredienti sono a vostra discrezione e gusto a seconda se vi piaccia più o meno dolce o più o meno denso. Se lo preferite liquido mettete più latte che yogurt, se lo preferite denso (come me) abbondate con lo yogurt e diminuite il latte.
venerdì 17 dicembre 2010
Risotto alla melagrana
Come avevo promesso ecco un piatto che ha come ingrediente principale il melograno. Appena arriva l'inverno la voglia di mangiare cose calde e morbide si fa forte perciò mi sfogo con risotti, vellutate e zuppe.
Questo risotto unisce il sapore salato a quello dolce ma un po' asprigno dei chicchi di melograno e la sensazione è molto piacevole. E' ovvio che bisogna prendere alcuni accorgimenti per rendere il riso meno salato del solito come ad esempio farlo mantecare nel burro invece che nell'olio ed usare il porro invece della cipolla. Il periodo delle melagrane sta finendo ma se vi affrettate sicuramente trovate ancora qualcosa.
Come avete notato ho scritto nel titolo "melagrana" perchè è questo il vero nome del frutto della pianta del melograno. Tutti sono abituati a chiamare il frutto col nome dell'albero ma in realtà è un errore...come se dicessimo " mi sono appena mangiata un pero"!
Dosi per : 4 Difficoltà : facile Tempo : 30/40 min
Ingredienti :
- 300gr di riso carnaroli
- 1 porro
- 1 melograno
- 1 e 1/2 dado vegetale oppure se avete tempo fatevi il brodo di verdure che è meglio!
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- pepe
- parmigiano reggiano grattugiato
- 1 noce di burro
Procedimento :
Preparare in una pentola il brodo di verdure oppure fate bollire l'acqua con il dado vegetale. Spremete metà del melograno con lo spremiagrumi, filtrate il succo con un colino ed estraete dall’altra metà i chicchi. Tritate il porro e fatelo imbiondire nella padella con il burro. Tostate il riso con il porro e fatelo sfumare con il vino bianco secco. Aggiungete il succo del melograno e fatelo assorbire. Aggiungete il brodo un po' alla volta e fatelo assorbire fino a cottura completa del riso ricordandovi di mescolare per evitare che si attacchi. Mantecate con il parmigiano e un pizzico di pepe. Impiattate aggiungendo i chicchi di melograno sul riso.
Iniziamo...
Alla fine ho ceduto alla tentazione da giovane/vecchia entusiasta/depressa casalinga/disoccupata fotografa/affamata di aprire un blog di.....cucina? fotografia? racconti di viaggio? ....diciamo un blog di quel che mi capita ma con una massiccia base di buon cibo!
"L'amaranto e il melograno" è un nome uscito da un parto lungo giorni e giorni. Data la mia formazione da scenografa, la mia passione per i rossi scuri, e la voglia continua di cucinare e mangiare, non ho potuto fare a meno di scegliere due colori (l'amaranto e il rosso melograno) che poi sono anche due cibi. Il melograno (frutto che adoro) è conosciuto da chiunque ma non molti sanno che ha moltissime proprietà e che sembra faccia bene a tutto.
L'amaranto invece è un cereale originario del centro America e fu l'alimento base degli Aztechi e degli Incas, un po' come per noi il grano. Il nome del colore in realtà deriva proprio dal colore del fiore di questo cereale, un particolare tipo di rosso scuro. La sua storia è interessantisima e passa dai greci, ai rituali sanguinosi degli aztechi, al rifiuto da parte dei missionari cattolici, all'Asia dell'800 fino alla sua riscoperta in USA negli anni '60. Il suo nome deriva dalla parola greca amarantos che significa che non appassisce ed Esopo a riguardo scrisse la favola "La rosa e l'amaranto".
Dopo questa breve spiegazione dei miei modesti intenti, pubblicherò nei prossimi giorni qualche ricetta fatta partendo dai due cibi in questione...spero che la cosa vi aggradi e che vi faccia venire tanta voglia di quello che a Roma si chiama "magnà"!
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