domenica 24 febbraio 2013

Eating Piceno tour, si comicia!






Mi faccio vedere sempre meno da queste parti, lo so. Ma è segno buono (almeno per me). Parecchi lavori da fare, cose nuove da organizzare, che si traducono in poco tempo per scrivere qui. Ma tranquilli non lo lascio il blog, gli devo troppo! ;) Sono stata ad Identità Golose, mi sono beccata Milano innevata ed è stato alquanto divertente... tranne per una certa amica che mi ha ospitato in quei giorni e che è così fashion da uscire in ballerine anche con la strada imbiancata. I suoi piedi si sono ibernati ma hanno contribuito a farci ridere ogni due secondi come cretine. Domani riparto, torno nelle Marche prima per votare e poi per prendere parte al tour gastronomico "Eating Piceno", una 5 giorni durante la quale un social media team selezionato avrà l'incarico di vedere, assaggiare, comunicare e documentare  le eccellenze alimentari e le tipicità enogastronomiche del Piceno. Il team è composto da 6 food bloggers, 2 fotografi e 2 videomakers. Io lavorerò per loro come fotografa e non come blogger, anche se fino all'ultimo sono stati indecisi su quale dei due lavori affidarmi ;) A questo link trovate tutti i componenti del team tra i quali ho scoperto esserci anche un'amica che forse conoscete. Il programma sembra molto interessante: si passa da visite ai produttori locali, al mercato del pesce di San Benedetto, a pranzi e cene in ristornati della zona con piatti tradizionali e nuove sperimentazioni. Ci hanno parlato tra le altre cose di una cena a base di anice verde e di una cena "dello spirito", una cena da refettorio per così dire, con piatti tipici del perido di Carnevale e Quaresima e devo dire che mi allettano tantissimo! Questi sono i menù che dovrò fotografare (e mangiare!):




Ma non è finita qua. Prima del tour ci sarà una giornata di approfondimento e confronto su temi riguardanti il connubio tra food e tecnologia, durante il quale interverranno vari esperti di specifici argomenti come prodotti a km zero, wine e food social network, promozione del territorio, food photography, ecc. che si confronteranno con una platea di addetti del settore food, studiosi, studenti, imprenditori, piccole e medie imprese della regione Marche. Interverranno anche i ragazzi di Honest Cooking, il sito per cui tengo la rubrica di food photography. Il "problema" è che per l'intervento riguardante la food photography hanno chiamato me! Quindi, visto che l'evento è aperto a tutti, se vorrete vedermi avere a che fare con slide e discorsi su quanto sia importante la food photography per la comunicazione enogastronomica, venite pure! Tanto più siamo più mi prende il panico quindi NO PROBLEM! ;)  A questo link trovate l'elenco con i profili dettagliati di tutti i relatori me compresa, e qui sotto vi riporto la locandina col programma della giornata.


L'idea di contribuire, con questo lavoro, a far conoscere le bellezze e le bontà di una provincia della mia regione mi piace molto. Ora speriamo solo che il tempo sia clemente e ci permetta di far tutto... mi han detto che in quel di Ascoli sta nevicando...  



Pin It

giovedì 14 febbraio 2013

Beauty dish – Diaframma e luminosità



Appena tornata da Milano e da Identità Golose, distrutta ma felice. Sentito tante parole interessanti, mangiato piatti sorprendenti, incontrato gente nuova e rivisto vecchie conoscenze. Due giorni di stacco totale e al ritorno una valanga di mail e messaggi da controllare. Tra queste una notifica che mi avvisa che Honest Cooking ha pubblicato l'ultimo articolo che avevo scritto per la rubrica di food photography, nel quale parlo dei diaframmi e della lumonisità degli obiettivi, con una particolare attenzione al mio preferito, il solito 50ino fisso. Il post lo trovate online a questo link. Se vi siete persi i precedenti articoli della rubrica potete sempre trovarli tutti qui oppure qui. Come al solito lo riporto di seguito.

"Come vi avevo annuciato l'ultima volta, in questo post parlerò dei diaframmi e della luminosità degli obiettivi. Vi avevo detto che il 50 fisso è il mio obiettivo preferito, quello che consiglio a chi vuole iniziare col food. Avevo giustificato la mia scelta per via della maggiore qualità e nitidezza propria degli obiettivi a focali fissa, per via delle sue dimensioni e peso ridotti, e per l'angolo di campo simile a quello dell'occhio umano. In realtà il motivo principale che me lo fa preferire agli altri, oltre a questi appena elencati, è la sua elevata luminosità e di conseguenza la poca profondità di campo che permette di avere. Un obiettivo è tanto più luminoso quanta più luce fa arrivare al sensore della macchina fotografica (o alla pellicola se parliamo di una macchina a rullino). La quantità di luce che entra in un obiettivo è determinata dal diaframma, una serie da lamine metalliche che, scorrendo una sull’altra in modo circolare, determinano una dimensione maggiore o minore dell'apertura attraverso la quale passa la luce. In pratica funziona come l'iride degli occhi, che dilatandosi o contraendosi modifica la dimensione della pupilla e permette l'ingresso di più o meno luce. Quando infatti c'è tanta luce la pupilla si restringe per non farci accecare quando invece è notte la pupilla è molto ampia per far entrare nell'occhio tutta la luce possibile e vedere quello che ci circonda. Per il diaframma è la stessa identica cosa, e se guardate dentro la lente dell'obiettivo potete vederlo con facilità, come nella foto qui sotto.


Il diaframma può essere regolato su diverse aperture, e gli obiettivi che hanno i diaframmi in grado di aprirsi maggiormente (e quindi di far entrare più luce) sono i 50 e i 35,  per questo sono obiettivi particolarmente luminosi e di conseguenza utilissimi in condizioni di luce scarsa. L'apertura del diaframma si misura in stop, indicati dalla lettera f seguita da un numero. Più il numero è piccolo più il diaframma è aperto, come potete vedere dal seguente disegno.


Si trovano comunemente in commercio obiettivi 50 e 35 che arrivano ad un'apertura massima di f1.8 oppure di f1.4 o anche f1.2. Ovviamente maggiore è l'apertura di diaframma che raggiungono maggiore è il loro costo. Negli obiettivi zoom troverete indicati due f diversi, che sono rispettivamente le aperture massime che quell'obiettivo può raggiungere alla sua minima e massima focale. Ad esempio se avete un obiettivo zoom 18-200 con indicato f3.5 – f6.3, significa che alla focale 18 il diaframma si potrà aprire fino a f3.5 mentre alla focale 200 al massimo si potrà aprire a f6.3. Trovare teleobiettivi luminosi è difficile, quelli comunemente in commercio sono purtroppo abbastanza scuri. Ne esistono di luminosi ma come al solito il prezzo non è molto accessibile. Quella sotto è una sequenza di foto che ho fatto al volo alle mele brutte ma buonissime che ho preso dal mio fruttivendolo preferito. Ogni scatto è identico nei valori e nelle impostazioni fatta eccezione per il diaframma. Sono partita da un'apertura di 1.8 e sono scesa fino ad 11, perchè andando oltre avrei ottenuto un'immagine completamente scura dato che mi trovavo in un interno e la luce non era fortissima. D'altro canto se fossi stata all'aperto e avessi avuto una giornata di sole pieno, mantenendo sempre inalterati i valori, avrei dovuto chiudere ancora molto il diaframma per avere una foto con una giusta luce e non completamente bianca.


Capite da soli che se fotografate usando la luce naturale, avere un obiettivo luminoso è di grandissimo aiuto. Se il cielo è nuvoloso, se piove, se è tardi e il sole è basso, se entra poca luce dalla finestra, con un diaframma molto aperto potete comunque scattare e avere una foto con una buona luce e non scura. Chi è all'inizio con la fotografia di food raramente compra subito luci artificiali, e chi lo fa per diletto personale magari neanche le comprerà mai, quindi aumentare la possibilità di scattare con la luce naturale diventa fondamentale. Inoltre la luce naturale a volte può dare una tonalità e un'intensità alla foto non facilmente ricreabile con le luci artificiali e, anche per chi come me possiede ed utilizza le luci flash esterne, poterla sfruttare al massimo è un'ottima opportunità. La foto di apertura del post è stata fatta proprio a luce naturale, ad un'ora tarda del pomeriggio e avendo una finestra come unica fonte di illuminazione."


Pin It
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...