Avevo detto che sarei stata assente dal blog per due settimane, giusto il periodo delle festività natalizie, ed invece son passati due mesi. Ringrazio chi mi ha contattato chiedendomi che fine avessi fatto e se fosse tutto ok... tranquilli non mi è successo niente, sono viva! ;) Tornata a Roma dopo le vacanze ho dovuto recuperare dei lavori rimasti in arretrato, poi sono dovuta ripartire per le Marche restando molti giorni per problemi personali, e una volta ritornata nella capitale mi sono di nuovo trovata con altri lavori da finire. Però non sono stata completamente assente dal web e sono uscite mie foto e ricette in alcuni siti e magazine con cui collaboro. Avrete già notato dalla prima foto qualcosa di insolito per essere a fine febbraio: si, è proprio un enorme albero di natale, quello che ogni anno allestiscono nella piazza del mio paesello d'origine. Abbiamo già passato S.Valentino e Carnevale ma io avevo queste foto scattate in tranquilli e non sospetti tempi natalizi e mi dispiaceva tenerle chiuse nell'hd. Ci tenevo a parlavi di alcune ottime cose che ho provato in quei giorni e a ringraziare chi mi ha fatto regali stupendi ed azzeccati. Abbiate pietà e perdonatemi questo post fuori stagione (anche se poi tra super nevicate e freddo siberiano il natale sarebbe quasi più adatto adesso), seconda parentesi (anche se poi in realtà a Roma tutta questa neve non l'abbiamo mica vista, giusto una spolveratina di zucchero a velo che ha fatto andare fuori di testa il nostro poco amato sindacuccio) chiusa seconda parentesi.
Non avevo mai fatto onore (fotograficamente parlando) al super albero di natale di mia mamma. Dico super perchè ha talmente tanti decori da essere più ripieno di un tacchino. Ogni anno, da quando ne ho memoria, vengono aggiunti elementi trovati in qualche posto particolare, acquistati durante un viaggio, o regalati da qualcuno che li ha realizzati a mano, e come una sorta di tradizione anche io regalavo a mia madre almeno un pezzo ad ogni natale. Dico regalavo perchè dall'anno scorso ho saggiamente deciso di smettere, con buona pace dell'alberello e dei suoi rami. Ci sono alcuni decori che se non vado errata risalgono all'albero di mia nonna, che mamma ha conservato e tramandato al nostro. Come vedete la palette dei colori natalizi a casa mia è super classica: rosso, oro e verde, con qualche punta di bianco qua e là. Guai a nominare palette più "moderne" come blu, argento e viola o rosa, bianco e celeste (e devo ammettere che anch'io, pur sopportando bene l'argento, devo dire di no a rosa e viola).
E sotto l'albero? beh... libri neanche a dirlo! Di fotografia e cucina. In particolare un uccellino spione ha fatto si che mi arrivassero i bellissimi "Stagioni" di Donna Hay e "Dolce" di Ladurèe. Il primo è di notevoli dimensioni e peso per dare risalto e spazio alle stupende foto di
Con Poulos,
Chris Court,
Mikkel Vang,
William Meppen,
Ben Dearnley,
Brett Stevens,
Hugh Stewart,
Mike Newling e
Lisa Cohen (sisi lo ammetto lo volevo più per le foto che per le ricette) ;) Il secondo invece è un piccolo gioiello, raffinato e delicato come le creazioni stesse di Ladurèe. Un cofanetto uguale a quelli che la casa francese utilizza per confezionare i suoi famosi macarons, carta velina lilla ad avvolgere il piccolo libro quadrato con copertina vellutata color acqua e spessore dei fogli color oro (grazie a mamma che ha fatto la spia e a Fausta per il pensiero).
E dato che da me si è classici nei colori, come pretendete che non si sia classici anche nel cibo? In quei giorni ho mangiato cappelletti in brodo di cappone, coniglio in potacchio, polenta coi porcini e tanto panettone artigianale della meravigliosa pasticceria "
Picchio" del mio paese. Ho bevuto un
Chianti riserva veramente notevole, due moscato d'asti tra cui il dolcissimo e meraviglioso
Massolino e ogni tanto mi son fatta fuori qualche cialdina
Gobino al cioccolato fondente (a scelta tra cacao del Venezuela 70%, di Java 70% e di Trinidad 80%).
Come ogni anno non mancano mai i vini "
Garofoli" (in particolare Podium e Macrina) e qualche bottiglia di Prosecco Valdobbiadene Docg. Una novità invece è stata il panettone all'olio extravergine d'oliva (regalatoci dalla fin troppo generosa Fausta insieme a mooolte altre bontà). Devo dire che è alquanto particolare, è buono ma si fa fatica a definirlo panettone perchè il sapore è decisamente diverso. Ovviamente non è salato ma l'assenza del burro è tale da rendere eccessivo anche definirlo dolce.
Altro regalo decisamente apprezzato è stato il salmone affumicato home-made di Giorgio (un amico di mio padre che si diletta spesso e volentieri nella cucina ottenendo risultati davvero notevoli). Ce lo ha spedito da Como, dove vive, sottovuoto ed inscatolato in una simpaticissima rivisitazione delle confezioni Findus facendo valere la legge del contrappasso: tanto è più simile il packaging all'originale, quando più il contenuto è altamente superiore! Vi prego di notare le finezze grafiche che ha realizzato come la foto di lui stesso, vestito con giacca da marinaio, cappello in tema, barba di cotone, e una ruota di bicicletta con attaccati cucchiai di legno a fare da timone (genio)... leggetevi anche la descrizione del prodotto e fatevi due risate!
Altra deliziosa scoperta di questo natale sono stati i
torroni baci Borrillo, croccantini di mandorle e nocciole ricoperti di finissimo cioccolato fondente... una cosa che non si descrive da quanto è golosa. E andando avanti con i doni ricevuti non posso non parlarvi dell'olio extravergine d'oliva prodotto dai nostri storici amici nonchè ex vicini di casa Boromei e dai loro pochi ma buoni ulivi. Ovviamente anche il
frantoio recanatese che hanno scelto per lavorarlo fa la sua grande parte ma il fatto di avere qualche ulivo nei campi attorno casa e di poter godere di una produzione propria è sicuramente una soddisfazione non da poco. E poi è buonissimo, ne ho provati tanti di oli (ricordo ancora con piacere la
degustazione al Gambero Rosso) e devo dire che questo non è da meno di alcuni che ho provato in quell'occasione... certo non parlo dei top premiati ma merita comunque molto.
Altre persone da ringraziare a granvoce sono Graciela che ha ben pensato di regalarmi una bilancia tutta rossa e un coltello made in Japan, leggero, ergonomico e con la lama trattata superficialmente a teflon colorato rosso (un colore a caso!) talmente affilata che una furba persona che gira spesso per casa ha pensato di passarci il dito per provarlo...e guarda un po', funziona!! Poi ho ricevuto un libro completamente in bianco e nero di ricette che riguardano la pasta in tutte le sue varianti e che già vale solo per la grafica minimal e perfetta della copertina: "
The geometry of pasta" scritto da Jacob Kennedy e illustrato da Caz Hildebrand (per il quale ringrazio infinitamente Umberto che ha prontamente colto il mio entusiasmo nel parlargli di questo libro e lo ha trasformato in un regalo concreto assieme a Paolo). E in ultimo ma non per ultimo ringrazio il
pastificio Garofalo per avermi spedito un paccone pieno di pasta colpevole di avermi fatto definitivamente innamorare dei vermicelli n°10.
P.S.: vi ricordate l'iniziativa di aiuto per Officina di cucina di Genova? (se non sapete di cosa sto parlando leggete
qui) Beh il libro sta nascendo!!!!!! Il materiale sta arrivando ed è di ottima qualità, il
grafico è già in azione,
Mariachiara si sta letteralmente facendo il mazzo a livello organizzativo ed io do indicazioni riguardo alle fotografie ed inizio a raccoglierle. Qua siamo tutti molto gasati nel vedere che si è riusciti a concretizzare il progettone e quasi quasi mi viene da farci un urletto di felicità: dajeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! ;)
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