Sabato ho avuto modo di partecipare alla presentazione di un libro sui formaggi, ma non un libro sulla classificazione dei vari tipi di formaggi come ne esistono molti, bensì una sorta di glossario per appassionati con tutte le parole che servono per descriverlo, che fanno parte della sua storia e dei suoi metodi di produzione, ma anche parole legate alla sua degustazione.
Io sono una grandissima mangiatrice di formaggi, li adoro e so riconoscere a gusto quali ritengo validi e quali no ma spesso (come succede a chi non è esperto) non so spiegare a parole il sapore e non so dire il perchè mi piacciano o meno. Questo libro sicuramente da una mano in questo senso, anche a riconoscere i difetti dei formaggi, a capirli non solo dal gusto ma anche dall'osservazione e dal profumo, riconoscere i mesi di stagionatura e così via.
Il libro in questione si chiama appunto "Le parole del formaggio" ed è stato scritto da Bruno Pistoni, noto selezionatore di formaggi, e da sua figlia Emanuela Pistoni, che ha la stessa passione del padre per i formaggi e per il vino. Dentro vi si trovano più di 600 termini che ruotano attorno al mondo del formaggio, alle sue tradizioni, ai suoi profumi e ai suoi sapori.
La presentazione ha avuto luogo all'interno di Bancovino, un piccolo locale delizioso in zona Prati a Roma che non conoscevo. Emanuela Pistoni non a caso è anche la maître fromager di questa piccola "enoteca-cucina". Qui ho notato con piacere che si possono trovare in vendita, disposti a tutta altezza sugli scaffali neri delle pareti, alcuni prodotti selezionati e di qualità che già conoscevo e che trovo davvero ottimi. Fa sempre piacere vedere che ci sono molti posti a Roma in grado di scegliere e proporre al cliente prodotti veramente validi.
Bruno ci ha parlato del libro in modo molto entusiasta ed appassionato, ci ha fornito molti aneddoti, informazioni e qualche chiarimento, come il fatto che quello che i più considerano un difetto di alcuni formaggi stagionati, in realtà è un pregio: i puntini bianchi più compatti che spesso si vedono nel parmigiano ad esempio, sono solo un buon segno! Quando li vedete non li evitate ma fate il contrario :)
Dopo la presentazione abbiamo degustato alcuni formaggi scelti da
Emanuela accompagnati da un calice di Rosa Merlot 2011 di Cantine Lupo. Il tagliere per l'assaggio era composto da:
- ricotta di bufala casertana
- robiola vaccina spalmabile
- brie
- salva di grotta
- comtè
- blu del moncenisio
- crostino di polenta cacio e pepe
Devo dire che ho apprezzato moltissimo tutti i formaggi proposti...
magari più avanti quando avrò letto tutto il libro saprò spiegarvi con
precisione il perchè ;)
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ma perché a me non mi invitano mai a queste coseeee?????
RispondiEliminache meraviglia, i formaggi.. mi piacciono praticamente tutti e questo libro me lo devo assolutamente comprare perché anche io so distinguere i formaggi solo in due categorie:
"mi piace" e "non mi piace" (anche se sono veramente pochissimi quelli che rientrano nella seconda categoria...) un po' come per il vino.
del Bancodivino ne ho già sentito parlare spesso e bene, troppe volte per non esserci ancora andata.. che invidia per quel tagliere di formaggi!
peccato che non sei venuta perchè la presentazione non era solo per noi invitati stampa ma era anche aperta al pubblico e con solo 2 euro in più al prezzo del libro potevi fare la degustazione. mannaggia!
EliminaEro stato invitato ma non sono potuto venire...arghhh.
RispondiEliminaSpero di rivederti presto in qualche altro evento. A presto.
Enrico
Chi si risente!! Infatti è una vita che non ci incrociamo agli eventi. bisogna rimediare ;)
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