lunedì 19 dicembre 2011

Eventi pastiferi & Bollicine d'Italia 2012


Giovedì e venerdì scorso ho partecipato a quelli per me sono stati gli ultimi due eventi a tema food del 2011. Il primo, Eventi Pastiferi, era una cena al ristorante del Radisson Blu es. Hotel nella quale Alessandro Fabbri (chef dell'hotel) e Beatrice Segoni (chef del Borgo San Jacopo), si sono cimentati unicamente con la pasta dell'azienda "La Campofilone" in un menù che variava dal primo al dolce. Il secondo invece era la presentazione della guida 2012 del Gambero Rosso delle migliori bollicine italiane. Eventi pastiferi è stato un evento abbastanza ristretto, con invitati serviti in tavolate a lume di candela all'ultimo piano di un albergo di design con vista sulla città. L'evento è stato introdotto da Carlo Vischi (che ringrazio molto per avermi invitata) e tra una portata e l'altra sono intervenuti Enzo Rossi, il titolare de La Campofilone, e i due chef. La serata era a tema marchigiano dato che sia la pasta che la chef Segoni provengono dalla mia stessa regione. E' stato un piacere conoscere Enzo Rossi, simpatico e vivace imprenditore, orgogliosissimo dei suoi prodotti, che conoscevo solo di fama. Nella mia zona è famoso per aver provato a vivere con la paga di uno dei propri operai  e per aver deciso, una volta visto che i soldi non bastavano ad arrivare a fine mese, di aumentare lo stipendio a tutti i dipendenti. Il menù è stato questo: 
- zuppa di porri e maltagliati con burrata, coda di rospo al lardo e funghi in tempura (Beatrice Segoni)
- strozzapreti con ragù di piccione, croccante di pecorino di Pienza e riduzione al Sangiovese (Alessandro Fabbri)
-  guancetta di vitello con salsa al miele di castagno e tortino di pappardelle cacio e pepe (Beatrice Segoni)
-  millefoglie di sfoglia all'uovo con crema agli agrumi e cardamomo e salsa al vin santo (Alessandro Fabbri)
Ho apprezzato molto le due portate della chef marchigiana, in particolar modo la prima, mentre quelli dello chef dell'hotel mi hanno un po' deluso. Il dessert aveva una crema dal sapore ottimo ma gli strati di sfoglia all'uovo erano troppo compatti e tosti, e i frutti di bosco in fondo al bicchiere erano anonimi ed insapore. La serata è stata decisamente formale in confronto al più rilassato evento del Gambero Rosso...beh, quando si tratta di bere bollicine è normale che la situazione si "sciolga" un po'.


Il settore della spumantistica nel panorama dell'enologia italiana si sta rivelando sempre più importante ed è di grande attrattiva sia per i consumatori che per i produttori. Ormai si producono ottimi spumanti in ogni regione d’Italia ma primeggiano come sempre le bollicine dell’Asti, seguite dal Valdobbiadene Superiore e dal metodo classico di Alta Langa, Franciacorta, TrentoDoc e Oltrepò Pavese. Ospite della serata è stato uno dei maestri cioccolatieri della scuola del cioccolato Perugina, che ha mostrato come realizzare in diretta alcune delle delizie di questa azienda. Io personalmente ho fatto bottino di baci, tre re e lastre di cioccolata all'arancia, mentre durante la serata mi sono ingozzata di cioccolatini ripieni di crema al cioccolato bianco (quelli che vedete in fase di preparazione nella prima foto). A queste dolci bontà ho abbinato quello che per me è stata la scoperta dell'evento, uno spumante dolcissimo dal nome decisamente ispirante: "Fior d'arancio dolce Colli Euganei" della cantina La Montecchia. Tra gli spumanti secchi invece ho apprezzato il "Cartizze Dry" della cantina Carpenè Malvolti e il già conosciuto Franciacorta Ferghettina che hanno accompagnato il piatto salato offertoci e composto dalle solite e meravigliose mozzarelline di bufala e ricotta del caseificio campano Barlotti, da una tartarre e un carpaccio. In totale erano presenti per essere degustati ben 48 diversi spumanti e, a fine evento, hanno anche portato alcuni panettoni giganti de "Le tre marie", pandori classici e al cioccolato e due diversi tipi di torrone.


Questo è l'elenco delle bollicine che sono state premiate con i "tre bicchieri":
Piemonte
Alta Langa Brut Zero Cantina Maestra Ris. ’05 Serafino
Lombardia
Franciacorta Brut Cellarius 2007 Berlucchi & C.
Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi 2004 Ca’ del Bosco
Franciacorta Extra Brut 2007 Ricci Curbastro
Franciacorta Extra Brut 2005 Ferghettina
Franciacorta Extra Brut Vintage Ris. 2005 La Montina
Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé 2005 Bellavista
Franciacorta Nature 2007 Gatti
Franciacorta Pas Dosé R. D. 2006 Cavalleri
Franciacorta Satèn Soul 2005 Contadi Castaldi
OP Brut Cl. Classese 2004 Monsupello
OP Pinot Nero Brut Cl. 1870 2007 Giorgi

Trentino
Trento Balter Ris. 2005 Balter
Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2004 Cavit
Trento Brut Domini 2007 Abate Nero
Trento Brut Methius Ris. 2005 Dorigati
Trento Brut Ris. 2006 Letrari
Trento Extra Brut Perlé Nero 2005 Ferrari

Veneto
Cartizze V. La Rivetta 2010 Villa Sandi
Conegliano Valdobbiadene Brut Rive di Col San Martino
Cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2010 Merotto
Valdobbiadene Extra Dry Gisutino B. 2010 Ruggeri & C.


Questi invece i super premiati tra i migliori per qualità, tipicità e aderenza al terroir:
Valle d’Aosta – Piemonte
Valentino Brut Zero Ris. ‘01 Podere Rocche dei Manzoni
Riserva Coppo Brut ’06 Coppo

Lombardia
Franciacorta Extra Brut Boschedòr ‘07 Bosio
OP Pinot Nero Brut Cl. Fiamberti

Trentino
Trento Mach Riserva del Fondatore ‘06 Istituto Agr. Prov.le San Michele All’Adige
Alto Adige
A.A. Spumante Comitissa Brut Ris. ‘07 Lorenz Martini
Veneto
Valdobbiadene Brut V. della Riva di S.Floriano Nino Franco
Valdobbiadene Desiderio Dry ’10 Angelo Bortolin

Friuli Venezia Giulia
Pittaro Brut Et. Oro ’03 Vigneti Pittaro
Marche
Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante Brut
Ubaldo Rosi Ris. ’05 Colonnara


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3 commenti:

  1. Bel resoconto della serata Bollicine...complimenti. Stella

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    1. grazie! spero di riuscire a fare anche quella dei formaggi ma in questo periodo non ho tempo nemmeno di respirare

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