domenica 1 aprile 2012

Il lago ghiacciato e il pranzo rustico


Mentre in giro tutti decantano la primavera che sta arrivando, io lascio un ultimo ricordo all'inverno appena passato e vi presento un ristorante degno di essere elogiato.


Qualche settimana fa, in una delle mie scappatelle marchigiane, sono andata a fare un giro al lago Scandarello. In realtà questo lago è nel Lazio, in provincia di Rieti precisamente, ma è così vicino al confine marchigiano che ci abbiamo messo 20 minuti ad arrivare mentre da Roma avrei impiegato almeno 2 ore e mezzo. Era gelato e talmente ricoperto di neve che dalla strada si faceva difficoltà a capire se fosse davvero un lago o una semplice vallata.


Non c'era nessuno in giro (apparte un signore che piangeva e dava da mangiare ad alcuni gatti) ma erano visibili tracce ed orme ovunque. Orme di persone non molte in realtà ma più che altro di cani, gatti, uccelli e animali vari del bosco vicino.


La neve mi piace molto proprio per questo, ti fa rendere conto di quanti animali ci sono che normalmente non vedi, perchè si nascondo o semplicemente non li senti passare. Invece quando tutto è bianco e soffice, ogni cosa lascia un segno.


Al centro del lago c'era un bel groviglio di impronte, probabimente di qualcuno che una volta arrivato lì si è divertito a guardarsi intorno, ma nonostante la tentazione fosse forte non ho aggiunto anche le mie orme all'intreccio di linee. Davano l'idea di stare lì da un po' e vicino a riva il ghiaccio sembrava sottile... ecco... diciamo che non volevo andare a salutare le carpe che vivono lì sotto!


Non era freddissimo, c'era un bel sole che mi ha permesso di fare un giro a piedi e fermarmi spesso a contemplare il bianco (quasi mi accecavo) e fare un po' di foto (troppe come al solito).


Quando tutto è così bianco e spoglio, non ti rendi conto delle distanze e le cose sembrano più vicine di quanto siano in realtà. Da una piccola collinetta abbiamo provato a tirare un sasso per testare la resistenza del ghiaccio ma con parecchia sorpresa ci siamo accorti che la pietra non era arrivata nemmeno vicina alla riva del lago... ok che non siamo campioni olimpici di lancio col giavellotto ma qua avevamo proprio sbagliato a prendere le misure.


Ad un certo punto, passeggiando abbiamo avuto la visione un po' surreale di una vecchia barchetta, legata ad un albero, piena di neve con una distesa di ghiaccio dietro e delle montagne imbiacate sullo sfondo. Questo genere di contrasti mi interessano e mi stupiscono sempre (fotograficamente parlando).


In ogni uscita che si rispetti non sono mai del tutto soddisfatta se non incontro qualche animale, almeno un gatto, e questa volta mi è andata benissimo. Gatti a volontà, due cani, un pettirosso, tre cavalli e parecchi asini, tutto merito di un agriturismo in riva al lago che in quei giorni era ovviamente chiuso.


Adoro gli asini: hanno colori bellissimi con stupende sfumature, degli occhi intensi e sono estremamente socievoli e curiosi. Se ti mostri interessato si avvicinano e si lasciano accarezzare quasi sempre.


Gira che ti rigira, foto di qua e foto di là, ad una certa ti viene fame, e il caso vuole che a 5 minuti di macchina dallo Scandarello ci sia Amatrice (si proprio il paese dell'amatriciana) così ci dirigiamo verso un ristorante che è una certezza: "La Fattoria". Non si trova in paese ma in una frazione  più isolata chiamata Sommati e quello che servono o è di loro produzione (hanno un'azienda agricola) o è locale. Hanno mucche, maiali e pecore allevate in pascoli montani (non dimentichiamoci che siamo in zona Parco Nazionale del Gran Sasso) quindi producono, oltre alla carne, anche salumi, formaggi e una ricotta spettacolare! Definiscono la loro cucina "senza fronzoli" ed è vero, è molto rustica e tipica. Scordatevi il menù scritto, non serve. La scelta in genere è tra non più di 3 primi e 3-4 secondi che vi vengono elencati al tavolo.


Entriamo e noto con estremo piacere che oltre a noi ci sono solo altre 2 persone sedute ai tavoli... ci dicono che in un paese vicino c'è una fiera e che probabilmente sono andati tutti là. Meglio così, relax e niente confusione. L'anitpasto non si discute, nel senso che non è proprio considerato il fatto che possiate non ordinarlo. E' un cavallo di battaglia perché i loro prodotti di punta vengono serviti interi. Una ricottona gigante, formaggi, salami e salsiccette varie che sei libero di affettare e mangiare in quantità a tuo piacimento (tranquilli che se vi mangiate una fetta sola o mezzo salame il prezzo non cambia). A questi vengono aggiunte delle buonissime olive verdi grandi e ricche di polpa (presumo delle "tenere ascolane" data la zona) e delle pizzette fritte calde che sono la fine del mondo se mangiate con i suddetti prodotti (prendi esempio dalla foto sotto).


Poi ci sono gli antipasti caldi (anche questi non si discutono) che sono buonissime lenticchie leggermente piccanti con salsiccia, una porzione di trippa, patate lesse, e panonta, un piatto tipico della zona Molise, Abruzzo e interno Lazio composto da pane unto nell’olio della frittura di pancetta con sopra appunto pancetta o salsiccia (questo ammetto che è veramente tosto e sono riuscita a mangiarne solo un pezzetto).


Poi con i primi arriva anche la possibiltà di scelta. Scelta di capire se riuscite ancora a mangiare altro dato che gli antipasti sono come un pasto completo, e nel caso scelta tra amatriciana, gricia, ravioli ricotta e spinaci con pomodoro o fettuccine al sugo con funghi porcini. Noi abbiamo chiesto un po' di gricia e un po' di amatriciana (ci sembrava doveroso) e intendevamo due porzioni di una e due dell'altra dato che eravamo in quattro, ma purtroppo questo non è un ristorante abituato a piccole porzioni così hanno capito quattro piatti di ognuna. Ovviamente non siamo riusciti a finire tutto ma erano così buone che ne ho mangiate più di quanto avrei immaginato. Infine la domanda della morte: "Volete qualche secondo? Abbiamo abbacchio al forno con patate, vitella, porchetta, scottadito, bistecche... o magari preferite un arrosto misto?" No grazie, è stato tutto spettacolare ma non ce la posso proprio fà, sto a morììì!! Probabilmente gli facciamo un po' pena e non insiste ma passa direttamente al dolce: "Abbiamo il nostro dolce della casa, quello lo porto si?" No guardi davvero, non è per cattiveria, anzi proverei tutto ma proprio la morte è vicina. Se ne va senza dire niente, e torna con un piatto con quattro fette di ciambellone all'anice e quattro bottiglie intere di liquori e amari vari. "Una fettina a testa almeno lo dovete provare, poi ho portato i digestivi e ne potete prendere quanti bicchieri volete". E aveva ragione, il dolce era troppo buono per non provarlo. 


Conto finale attorno ai 25 euro.... ebbene si, il trittico qualità-quantità-convenienza esiste e questo posto ne è la prova. Tutto buonissimo, il signor Angelo simpatico e gentile, e siamo usciti dal ristorante con quella sensazione di stordimento misto a sonno tipica di quando mangi tanto e bene (un po' come dopo il pranzo di natale). Se proprio devo andare a trovare il pelo nell'uovo posso dire che il vino (come nella gran parte dei ristoranti rustici di paese) non era un granché e che sarebbe stato il top se non ci fosse stata la tv costantemente accesa. Consiglio: evitate di andarci la domenica a pranzo. In zona è un ristorante conosciuto e nell'ultimo giorno della settimana si può riempire totalmente. Infatti, oltre alla sala piccola dove siamo stati noi, il ristorante ha una sala molto grande che usa anche per piccole e medie cerimonie, compleanni, feste, ecc. e la probabilità che queste avvengano di domenica è molto alta. Ve lo dico perché una volta mi ci sono trovata in mezzo ed era difficile persino parlarsi tanto era il rumore. Se ci andate durante la settimana di sicuro tutto sarà perfetto e tranquillo... e magari il signor Angelo avrà il tempo di farvi uno scherzetto col caffè (andare per capire). 


... e dopo una giornata così, quando arrivi a casa ti viene voglia di sederti sulla sedia a dondolo davanti al camino a non far niente.


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17 commenti:

  1. che atmosfera intensa... bellissime immagini di una giornata sicuramente da ricordare... grazie per averla condivisa! baci :)

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  2. Foto stupende, attendiamo la primavera ma l'inverno ha il suo gran fascino...

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    1. si l'inverno è "scomodo" ma esteticamente la neve vince su tutto... sarà che mi piace il bianco ;)

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  3. Che belle foto. Da quelle parti ho trascorso una bellissima estate. Peccato siano poco conosciuti o forse meglio così ;))

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  4. ma dai pazzesco!!!! Le foto sono stupende e pensare che non avevo mai sentito parlare di questo lago e i miei sono proprio di vicino Amatrice!!!

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    1. è un laghetto piccolo ma carino, poi così gelato era una rarità per non fotografarlo

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  5. ok...dopo aver visto le ultime foto stavo svenendo! :O
    SOno le 00.38 ma mi è venuta una fame improvvisa!
    Fantastico racconto, foto , immagini ...peccato non aver mangiato con voi!

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    1. beh non è poi così assurdo... lo spuntino di mezzanotte esiste ed è anche una goduria. A me di solito a quest'ora viene voglia di spaghetti aglio olio e peperoncino ;)

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  6. Ma che splendide foto, complimenti davvero!!

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  7. Ma che spettacolo.. le foto, il racconto, il ristorante, il lago (che io non conoscevo).. grazie di condividere questa on gli altri :O)

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  8. Bhe non si discute la qualità, la tipicità e la convenienza del posto... Qualcuno di tua conoscenza mi ci ha portato tempo fa...e chi se lo scorda...

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    1. ahahah... infatti mi ha raccontato di quando siete andati e del fatto che ogni tanto te lo ricordi con piacere

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    2. la persona di nostra conoscenza dice che si potrebbe organizzare una macchinata da Roma quando torni

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  9. Che meraviglia queste foto...condivido pienamente l'amore per tutte le caratteristiche della neve!!!Quelle pizzette fritte assomigliano molto alla torta fritta delle mie parti :)

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  10. e quali sono precisamente le tue parti? ora mi è venuta la curiosità di vedere questa torta fritta ;)

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