giovedì 19 maggio 2011

Insalata di rucola, noci e parmigiano con olio al pesto di rucola


Questa insalta è stata lo spunto per il mio ultimo aritcolo nella rubrica di food de L'infiltrato, nel quale parlo della grande carica erotica e afrodisiaca che gli antichi Romani e gli Egizi attribuivano rispettivamente alla rucola e alle noci. Vi riporto direttamente l'articolo:

Rucola e noci - i due cibi più lussuriosi dell'antichità 
Se oggi chiedessimo a qualcuno quali sono i cibi più afrodisiaci, ci sentiremmo rispondere di sicuro "fragole e cioccolata". In realtà questa proprietà di alcuni cibi, più che una vera propria caratteristica dovuta alle sostanze contenute, è solo una convinzione della nostra mente. Si associa la capacità di seduzione a un semplice alimento, a causa del suo odore, colore o sapore, a seconda dei ricordi che evoca e delle fantasie che stimola, ma soprattutto a causa della cultura di un determinato popolo o alle convizioni del periodo storico in cui questo popolo vive. Infatti se la stessa domanda che abbiamo posto all'inizio, la ponessimo ad un antico romano o ad un Egizio, ci sentiremmo rispondere tutt'altro: "rucola e noci". La rucola era la verdura più presente nei banchetti delle feste romane, e ne venivano consumati anche i semi, oltre alle foglie, principalmente perchè considerati il cibo più afrodisiaco in assoluto. Con la rucola i Romani preparavano filtri amorosi e la coltivavano in terreni che ospitavano le statue falliche erette in onore di Priapo, dio della virilità. Una leggenda diceva che mangiandone cruda e in gran quantità si poteva raggiungere un tal grado di eccitamento da veder apparire Venere davanti a sè. Per gli Egizi invece l'alimento afrodisiaco per eccellenza era la noce. Dato che per forma e contenuto ricordano la testa umana, si pensava che fossero indicate per curare le malattie della mente e dell’amore. Ne veniva fatto dono a coloro che soffrivano di pene d'amore e venivano messi nelle vesti dei giovani per farli innamorare. In quanto composte da due gherigli tenuti assieme da un rigido guscio, erano anche simbolo della stabilità matrimoniale e venivano gettate in aria e offerte durante le cerimonie nuziali. E' stato persino trovato un geroglifico nel quale è riportata la ricetta delle noci caramellate, indicate come il dolce preferito di Cleopatra. L'intelligente e affascinante regina usava farle servire nei banchetti e offrirle ai suoi amanti dopo averli intrattenuti con le capacità amatorie che l'hanno resa famosa.


Se volessimo acquistare questi due alimenti al giorno d'oggi, è bene avere alcune accortezze per essere sicuri di prenderne di freschi e buoni. Per la rucola questo è il mese migliore e nei mercati la troviamo in abbondanza. Quando l'acquistiamo però è bene stare molto attenti a come appare esteticamente, alla forma delle foglie e al colore perchè a differenza di molti altri tipi di frutta e verdura, la rucola più è bella più è sana e fresca. Chi fa spesa a km zero o bio sa bene che una mela un po' bruttina e sporca è più naturale e buona di una lucida e perfetta ma per la rucola vale il contrario. Essendo molto delicata e deteriorandosi dopo solo uno o due giorni, va comprata quando è al meglio di se, quando si presenta con un verde brillante e dei bordi ben definiti. Inoltre è meglio scegliere foglie piccole perchè più croccanti e meno amare. Una volta acquistata è preferibile conservarla in un vasetto o in un bicchiere con il gambo immerso in acqua fresca da cambiare due volte al giorno, proprio come facciamo per i fiori. In questo modo sarà più probabile che resista intatta fino al secondo giorno. Conservandola in frigo si mantiene molto poco, ma se proprio non potete farne a meno può servire chiuderla in un sacchetto di plastica bucherellato. Altra cosa importante è lavarla solo appena prima di mangiarla, e farlo in modo veloce senza lasciarla troppo a bagno. Per le noci invece, al momento dell'acquisto, bisogna prestare attenzione alla buccia che deve essere ben chiusa e priva di lesioni. E' meglio cercare quelle ancora provviste di picciolo e foglie, perché indica che sono state raccolte da poco e non trattate chimicamente. Inoltre è meglio scegliere le noci il cui guscio è ancora macchiato di nero perché vorrebbe dire che non sono state ancora trattate con la sbiancatura. Essendo dei frutti oleosi sono ricchi di sostanze nutrienti e il loro potere calorico è molto alto (100 grammi forniscono 580 kilocalorie circa). Le noci provviste di guscio si possono conservare per 5 mesi e anche più, lontano dalla luce e in luoghi freschi e asciutti. Quelle sgusciate invece per due mesi e in frigorifero.


Dosi per : 1      Difficoltà : facile    Tempo : 15 min
Ingredienti per l'olio al pesto di rucola:
  • 1/2 litro di olio extra vergine d'oliva
  • un mazzetto piccolo di rucola
  • 4-5 pinoli
  • una spolverata di parmigiano reggiano grattugiato
Ingredienti per l'insalata:
  • 50gr di rucola
  • 30 gr di parmigiano reggiano a tocchetti
  • 15-20 gr di gherigli di noci
  • 100gr di mozzarella tagliata a pezzetti
Procedimento :
Per l'olio: inserite nel mixer le foglie di rucola precedentemente lavate ed asciugate, i pinoli, il parmigiano e l'olio d'oliva necessario per coprire il tutto. Frullate fino a raggiungere un composto omogeneo e filtratelo con un colino all'interno di una bottiglia di vetro. Infine aggiungete nella bottiglia il restante olio e agitate bene. Otterrete un olio molto verde e un po' amaro che potrete conservare per un massimo di due settimane ed utilizzare per condire insalate e bruschette.

Per l'ìnsalata: lavate ed asciugate la rucola. Spezzate grossolanamente i gherigli delle noci lasciandone un paio interi per decorare. Aggiungeteli alla rucola assieme ai tocchi di parmigiano e alla mozzarella. Insaporite versando l'olio al pesto di rucola. In teoria è perfetta così ma dato che il condimento per l'insalata è una cosa molto personale che varia a seconda del gusto e delle persone, se volete potete aggiungere sale, pepe, aceto o quel che preferite. Se può aiutarvi, secondo un'antica credenza greca e romana, per ottenere una buona insalata, un’avaro pensa all’aceto, un prodigo all’olio, una saggio al sale, un giudizioso al pepe, e un pazzo poi la deve rimestare.

Questa ricetta partcipa al contest "I love insalata" di Aboutfood

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6 commenti:

  1. che buona insalata e che bella storia queste noci! davvero un post interessante!

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  2. che buone insalate!!

    Ciao!

    David
    http://saladpride.blogspot.com/

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  3. Quell'olio ha un colore stupendo, incanta sul serio!

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  4. Sarebbe perfetta per la mia pausa pranzo! E l'olio... sembra una boccettina di pozione magica! :)

    RispondiElimina

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