Trovare tempo da dedicare al blog mentre si cerca alquanto disperatamente un lavoro, anche un lavoro qualsiasi come cameriera o commessa per riuscire a pagare affitto e bollette, è difficile, e anche se mi ero ripromessa di pubblicare almeno due post a settimana, mi ritrovo a scrivere a distanza di 7 giorni dall'ultima volta. Dato che il blog per me è un'esperienza piacevole e un modo per fare ciò che mi piace, lasciamo perdere possibili discorsi brutti e penosi sul mondo del lavoro per i giovani d'oggi e sulla crisi che non se n'è affatto andata, e parliamo di una cosa moooooooolto buona che per me è diventata motivo di un appuntamento fisso (anche durante le feste di natale) con un paesino meraviglioso al confine tra marche e umbria: la ricotta salata di Castelluccio di Norcia.
Castelluccio si trova in cima all'unica collina che si eleva su uno sconfinato altopiano del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e si trova a ridosso del monte Vettore. Trovandosi a 1.500m di altezza è il centro abitato più elevato degli Appennini ma ha solo 150 residenti, o almeno così dicono...in realtà devo dire che ogni volta che ci vado vedo pochissime persone del luogo (venditori, contadini, pastori e alcune vecchiette) e molte case con finestre chiuse e sbarrate, il che mi fa pensare che in relatà ci abiti meno gente di quella dichiarata. La strada per arrivare fin lassù è bella e panoramica ma non ti risparmia una serie di curve in salita che sono la passione di molti motociclisti. In questo periodo invernale più sali di quota e più aumenta la neve e quando ti ritrovi al valico puoi vedere da un lato il panorama della vallata da cui sei partito e dall'altro lo stupendo altopiano quasi interamente coltivato a lenticchie.
In paese c'è una sola piazzetta con due negozi di alimentari che si fanno concorrenza vendendo i prodotti dei contadini e dei pastori dell'altopiano e anche altri prodotti tipicamente umbri come salami di cinghiale e tartufo. Inutile dire che principalmente vendono lenticchie e formaggi tra cui la mia amata ricotta salata.
La ricotta salata è prodotta con latte intero di pecora e ricoperta con della crusca per mantenerla asciutta. Il procedimento per farla crescere nel modo più secco possibile è talmente particolare che deve essere fatto per forza artigianalmente. A seconda del tempo di stagionatura si avrà una ricotta più morbida e spalmabile (pochi mesi) o talmente dura da poter essere grattugiata (più di un anno). Ha un sapore di per sè molto forte e salato quindi se prendete quella con un anno di stagionatura sappiate che il sapore sarà verameeeeente forte! Io ne sono così innamorata che arrivo spesso ad usarla sulla pasta al posto del parmigiano! Per chi fosse interessato a provare questa delizia ma non può proprio andare a prendersela di persona perchè magari che ne so, vive a Cagliari, vi segnalo che uno dei due alimentari di cui vi parlavo prima ha un bellissimo sito web in cui potete acquistare vari prodotti locali. L'unico problema è che formaggi e salumi hanno un peso notevole e quindi dovrete farvi carico anche delle spese di spedizione oltre al prezzo del prodotto. Avrei voluto linkare anche il sito del secondo alimentari del paese tanto per non essere di parte e mantenere la concorrenza ma non sono riuscita a trovarlo (forse non ha una proprio una pagina web!).
Dopo gli acquisti sono andata a fare un giro nell'altopiano per vedere le bufale che pascolano libere in questo spazio enorme e per fare qualche altra foto. Il tempo non era dei migliori, il cielo era scurissimo e la neve iniziava a cadere sempre più fitta ma questo non ha minimamente oscurato il fascino del luogo, anzi! Ho la fortuna di averlo visto in ogni stagione ed è sempre sorprendente, sia completamente bianco e ricoperto di neve che con i campi appena arati, sia quando tutto si colora uniformemente di marrone e le vecchiette puliscono la lenticchia sui bordi della strada che nel periodo della fioritura dove tutto diventa prima giallo, poi rosso e infine viola!
Durante quest'ultima visita ho anche avuto la fortuna di vedere un fenomeno particolare. Nei giorni precedenti aveva piovuto molto e nei campi si era depositata talmente tanta acqua da formare una sorta di piccolo laghetto melmoso che con il freddo si è congelato.
E' bastato questo, un po' di nebbia, e dei fiocchi di bianchi per trasformare l'altopiano in un pasaggio nordico, quasi islandese. Giusto il tempo di fare qualche altra (ennesima) foto per poi scappare via con la paura che il valico diventasse difficilmente praticabile per colpa della neve.
Vi saluto con la foto di una bambina che si divertiva arrampicandosi e scivolando giù dalla cima di un grande cumulo di neve raccolta per liberare la piazza del paese.
Ciao Agnese, spero di poter visitare presto questo affascinante paese !
RispondiEliminaBellissime le foto ed i colori, complimenti ;-))
Paolo was here.
RispondiEliminaCon i tuoi scatti sei riuscita a farmi cogliere l'atmosfera sognante di questo magnifico posto! E della ricotta salata che dire? io l'adoro!
RispondiEliminaSei bravissima...questi paesaggi meravigliosamente silenziosi e malinconici mi tranquillizzano. Sarà assurdo, ma sono fatta così. Per l'umore di questo periodo mi stona solo la" pinkgirl"...!!! A presto.
RispondiEliminaio l'ho trovato un posto davvero suggestivo.Il solo arrivarci accompagnati dalle vive e gelide acque del fiume è appagante.
RispondiEliminaPoi il viola, le nitide ombre delle nuvole sulla pianura, la zuppa di lenticchie, i deltaplani !
E'davvero un luogo da preservare.
La tua scelta ha tutta la mia solidarietà.
Ben fatto!
@simone: E' vero! E' proprio un posto da salvaguardare. Durante la fioritua sembra quasi finto...chissà magari prima o poi pubblicherò le foto vecchie che avevo fatto all'altopiano quando si era colorato del rosso dei papaveri. Qualche anno fa si era sparsa la voce che volevano trasformare la piana in un piccolo aeroporto ma poi si sono resi conto che sarebbe stato troppo pericoloso a causa del vento forte...d'altronde c'è un motivo se è un luogo prediletto da chi fa parapendio! Fortunatamente il progetto non è andato in porto e possiamo ancora goderci i campi, le montagne, i colori e il cibo di un piccolo gioiello umbro.
RispondiEliminaScopro ora il tuo blog.
RispondiEliminaCarino e "pulito".
ciao
Enrico
Che bello fare questo viaggio con te, attraverso le tue splendide fotografie.
RispondiEliminaIn grosso in bocca al lupo per il lavoro.
@ lerocherhotel: speriamo proprio che questo lupo crepi! ;-)
RispondiEliminanon c'è che dire, la natura è un'artista senza pari,e brava tu a cogliere le immagini più particolari, hai presentato dei prodotti sicuramente prelibati, ciauzzzzzz
RispondiEliminabrava,foto e parole fanno trasparire una sensibilità non indifferente.grazie per averci fatto assaporare tuoi momenti importanti e nel contempo invitato idealmente a rivalutare tradizioni di luoghi e persone che ognuno di noi dovrebbe ritrovare in se stesso
RispondiEliminaDelle vacanze indimenticabili e quelle distese di neve fanno sognare :D
RispondiEliminache senso di pace e tranquillità trasmettono... di sentimenti antichi e autentici... non conoscevo il tuo blog ora lo inserisco nei preferiti ciao Ely
RispondiEliminaQuesto reportage è bellissimo.......
RispondiEliminaagnese che foto meravigliose, complimenti. Il tuo blog è da aggiungere ai preferiti :)
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