sabato 7 luglio 2012

Il Burlesque Racemi e le fragoline di Nemi




Bella la bottiglia vero? Una meraviglia! E il contenuto è anche buono, anzi buonissimo. E' un brut rosè di Racemi, una casa vinicola pugliese che ringrazio per avermi inviato alcuni di questi splendori. Burlesque è il nome che hanno scelto per questo vino, e basta provarlo per capire perchè: frizzantissimo, profumato di ciliegie e frutti rossi, di un colore rosa intenso e un sapore morbido nonostante le bollicine che ti solleticano la lingua (la descrizione di una performer burlesque non si distacca molto da questa).



Ve lo segnalai anche qui, quando lo provai durante la serata del Gambero Rosso dedicata ai rosè italiani. Purtroppo (o perfortuna) è una produzione limitata a 5000 bottiglie, un negramaro in purezza protetto da un tappo a corona rosa anche lui. La bottiglia è rivestita da una sottile patina trasparente con una texture che vuole ricordare la lingerie femminile lasciando vedere il colore del vino.



Hanno osato con il tappo a corona (ancora poco apprezzato per i vini dagli europei, ma estremamente comune negli altri continenti). Questo tipo di tappo è in grado di conservare perfettamente le proprietà organolettiche del vino ma risente di un grosso problema di estetica. La bottiglia di vino prestigiosa e di tradizione non sembra adatta a questa scelta e si continua a preferire l’opzione sughero per dare più serietà al prodotto. Figuratevi che quanto noi italiani ci stupiamo per un tappo così su un vino, altrettanto gli americani si stupiscono del sughero (cosa rara e preziosa per loro). Alla fine il sughero viene prodotto dalla corteccia delle querce e se si può fare a meno di squoiarle senza perdere le qualità del vino... perchè no? Magari la corona non è adatta a tutti i vini ma per bottiglie di questo tipo e per vini non da invecchiamento, io non sono affatto contraria.


All'inizio ho cercato qualche piatto da abbinare a questo brut, ho pensato a qualcosa con la frutta (ma evitando bene gli agrumi). Poi mi sono venuti in mente aperitivi vari, antipasti e finger food. Ci starebbero bene anche frutti di mare e pesce crudo (se solo li mangiassi) e zuppe. Ma alla fine ho ceduto e l'ho usato per un cocktail, semplice semplice per non coprirne troppo il sapore. Per prepararlo ho utlizzato le famose e saporitissime fragoline di Nemi (prese proprio al paese nel giorno della sagra delle fragole).


La sagra di Nemi la scoprii per caso 3 anni fa, girovagando d'estate col motorino per i castelli romani: arrivai in paese in piena festa (un deliro di persone drogate di fragoline, funghi porcini, e salumi vari... poteva essere il paradiso!). Quest'anno ci sono tornata apposta in un orario utile per evitare la folla e devo dire che ha funzionato: il paese era vuoto, mi sono fatta una passeggiatina panoramica sul lago vulcanico, mi sono mangiata una pannacotta fragolosa e ho raccimolato qualche cestino di fragoline da portare a casa (ora alcune sono nel mio freezer assieme a more, lamponi e mirtilli aspettando la morte in qualche dolce). Vi lascio la ricetta (se così si può chiamare) del cocktail a cui non ho dato un nome.... la creatività per i nomi ha sempre scarseggiato in me.



Dosi per : 1      Difficoltà : facilissima   Tempo : 2 min
Ingredienti :
  • 2/3 di Burlesque Racemi (o di un altro brut rosè)
  • 1/3 di nettare di fragole
  • 5-6 fragoline di Nemi (o fragoline di bosco)
Procedimento : 
Lavate le fragoline e mettetele nel flute. Versate il nettare di fragola fino a rimepire 1/3 del bicchiere (io ho usato questo che adoro, preparato da un signore che vende frutti di bosco e marmellate al mercato di S. Teodoro). Poi riempite il resto del bicchiere col brut. Potete servirlo anche con un cucchiaino dal manico lungo per prendere meglio le fragoline. Consiglio: non lasciatele alla fine del bicchiere ma mangiatele mentre sorseggiate... è più buono così!

P.S.: Se vi state chiedendo come mai ho tale confidenza con il mondo burlesque da capire che nome più azzeccato per questo vino non poteva esistere, beh... no, non mi trasformo in pin up durante la notte ma ho una carissima amica che invece lo fa, e che mi ha fatto conoscere altre sue colleghe. Le ho seguite per un periodo fotografando i loro show e scattando nei camerini mentre si reinventavano donne sensualissime, piene di rossetto, tatuaggi e pizzi. Vi lascio alcune foto di scena fatte in quei giorni.








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2 commenti:

  1. <Meraviglioso e spettacolare questo post Agnese e considerando che casa di mia nonna in puglia non è lontanissima da Manduria.....:)

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    1. grazie caris! sempre troppo gentile. Io dovrei tornare in quelle zone, sono stata quando ero piccola, troppo piccola per ricordarle come si deve

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